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I raggi UV-B non sempre sono dannosi

Qualita' della luce e composti nutraceutici nel pomodoro

I cibi di origine vegetale ad alto contenuto in composti salutistici stanno accogliendo sempre più attenzione da parte dei consumatori. Studi epidemiologici hanno messo in luce l’esistenza di una correlazione positiva fra il consumo di vegetali e la riduzione del rischio di insorgenza di malattie degenerative collegate con l’invecchiamento.

Semplici modificazioni nelle tecniche colturali possono influenzare notevolmente il contenuto di composti bioattivi conosciuti come composti nutraceutici e possono permettere di selezionare cultivars che meglio rispondono al trattamento imposto producendo maggiori quantità di fitochimici bioattivi.

A questo riguardo le ricerche del gruppo della Prof. Annamaria Ranieri della Facoltà di Agraria di Pisa hanno mirato a individuare se la presenza o assenza della radiazione UV-B nello spettro solare, condizioni che si verificano rispettivamente in campo e in serre di vetro, influenzasse l’accumulo in frutti di pomodoro dei principali composti benefici alla salute quali i carotenoidi e i flavonoidi.

La scoperta è stata che la presenza dei raggi UV-B era in grado di indurre nel frutto maturo di una varietà di pomodoro a basso contenuto di licopene, un accumulo di questo importante carotenoide di circa il 20% e del flavonoide più rappresentato, la rutina, di circa tre volte.

La tecnica di trattamento con raggi UV-B è stata sperimentata anche durante la conservazione dei prodotti ortofrutticoli, periodo durante il quale essi possono andare incontro a perdite nel loro contenuto di nutraceutici e quindi risultare più suscettibili ad attacchi di patogeni.


Figura 1. La coltivazione all’interno di tunnel plastici rivestiti da un film in polietilene permette la maturazione in presenza della radiazione solare completa, allo stesso modo della coltivazione in pieno campo. L’utilizzo di film di copertura in polietilene stabilizzato con benzofenone scherma la radiazione UV-B, similmente a quanto si realizza nella coltivazione in serra di vetro. Clicca qui per un ingrandimento dello schema.

In pomodori, raccolti a stadi maturativi diversi, e illuminati con raggi UV-B mediante l’utilizzo di apposite lampade, già dopo una sola ora di trattamento al giorno, il contenuto dei carotenoidi totali aumentava di circa il 50%. Il risultato più interessante è stato l’aumento di più del doppio del licopene nella polpa, che rappresenta il tessuto dove i carotenoidi sono molto meno concentrati rispetto alla buccia.


Figura 2. La raccolta dei frutti a stadi maturativi precedenti la maturazione completa permette di effettuare trattamenti post-harvest con radiazione UV-B in condizioni controllate. Clicca qui per un ingrandimento dello schema.

Le applicazioni pratiche di questa tecnologia, capace di migliorare le proprietà salutistico-nutrizionali del pomodoro senza ricorrere all’impiego di prodotti chimici di sintesi o alla bioingegneria, sono evidenti e facilmente realizzabili lungo la filiera di conservazione e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli.

Contatti:
Prof. Annamaria Ranieri
Department of Crop Biology
University of Pisa
Via del Borghetto 80
I-56124 Pisa, Italy
+39 (0)50 2216605 (office)
+39 (0)50 2216616 (laboratory)
+39 (0)50 2216630 (FAX)
Email: [email protected]
Skype: annamaria.ranieri.pisa
Data di pubblicazione: