"Negli anni abbiamo puntato sempre di più sulla qualità, scegliendo le aziende presenti nella Piana di Sibari in base alla loro vocazione territoriale (zone primizie, medio-tardive, tardive). Riusciamo a lavorare con un prodotto dalle caratteristiche organolettiche buone per tutta la campagna agrumaria. Il tutto sostenendo i nostri produttori nel processo di innovazione varietale delle clementine e delle arance, in modo da non perdere i mercati e i periodi di commercializzazione migliori dal punto di vista della redditività: nel mese di ottobre, clementine e agrumi venivano venduti dagli spagnoli così come da gennaio in poi, noi stavamo solo a guardare!".
"Supportati da una buona struttura tecnica, della quale si occupa il dott. agronomo Francesco Perri, siamo riusciti ad individuare alcune zone della Piana di Sibari dove le varietà primizie raggiungono il massimo della loro qualità. Queste infatti non sono adatte a tutti gli areali della Piana e c'è stato bisogno di fare un'analisi del territorio per stabilire le zone più vocate. Questa mappa di vocazione è stata realizzata dalla nostra OP insieme ai nostri produttori."
Ad oggi la OP Agri D.O.C. 2 lavora da 5.000 a 6.000 tonnellate di agrumi: 4.000 ton sono clementine e 2.000 sono Navel. Sul totale delle clementine, quasi 1.500 sono cultivar primizie e tardive, con produzioni previste al raddoppio per i prossimi due anni in quanto sono presenti impianti giovani e produttori che stanno investendo in queste cultivar, nonostante si dica che il comparto delle clementine è in crisi.
"Attualmente riscontriamo un buon mercato per le clementine primizie e tardive; stiamo lavorando già dal 10 ottobre 2013 con la varietà Caffin o Oronules, a proseguire poi con lo Spinoso che presenta, in particolar modo quest'anno, ma in genere tutti gli anni, caratteristiche organolettiche molto buone. L'unica pecca di questa stagione è la colorazione della buccia (colorata per il 60%), a causa delle temperature molto superiori alla media del periodo. Ciononostante le vendite procedono bene."
Pirillo segnala che il consumatore italiano riconosce ormai il gusto delle clementine e quindi, quando si imbatte in varietà tipo Spinoso o Caffin, che si differenziano dalla qualità del prodotto spagnolo, le acquista prediligendole. "Dove arriviamo noi con i nostri prodotti di qualità, la Spagna non vende più."
"Devo dire - aggiunge Pirillo - che anche la Grande Distribuzione Organizzata-GDO è molto sensibile a questo aspetto e sta cercando di vendere sempre di più il prodotto italiano, pur se limitatamente ai quantitativi di cui disponiamo. Purtroppo è questa la nostra pecca: non avere i volumi necessari a soddisfare tutto il fabbisogno del mercato italiano. Al momento operiamo quasi solo in Italia per quanto riguarda le primizie. All'estero spediamo le clementine comuni (Germania, Paesi dell'est). In ogni caso, circa l'80% della commercializzazione avviene in Italia."
I produttori non sono dubbiosi nel passare a varietà innovative, è solo una mera questione economica: per chi coltiva prevalentemente clementine, infatti, perdere reddito per almeno 4-5 anni in attesa di entrare in produzione con nuove varietà risulta del tutto impegnativo. "Se questo rinnovamento fosse iniziato in maniera seria e massiccia molti anni fa, ci troveremmo ora con le spalle più solide. La OP Agri D.O.C. 2 ha iniziato il percorso oltre 15 anni fa, ma rientra in una minoranza di eccellenza", afferma da parte sua Francesco Perri.
Investimenti
Oltre che di manodopera specializzata, una produzione di qualità ha bisogno di macchinari. "Da 5 anni la OP Agri D.O.C. 2 ha rinnovato tutte le macchine all'interno della sua struttura: abbiamo calibratrici elettroniche che consentono di selezionare i frutti per calibro, peso e colore; abbiamo confezionatrici con le quali il prodotto viene imballato in retine, borse, ecc. A livello di confezionamento disponiamo del massimo della tecnologia oggi presente sul mercato - spiega Pirillo - Anche se tutto ciò ha comportato sacrifici economici non indifferenti. Per poter collocare il prodotto al meglio e raggiungere determinati mercati si ha bisogno dell'innovazione tecnologica. Se hai un prodotto buono e poi non puoi confezionarlo, la cosa non ha senso. Ad un prodotto di qualità che viene dal campo, bisogna dargli non solo un nome e un cognome, ma anche un bel vestito!".
Per il futuro, la OP Agri D.O.C. 2 mira ad acquisire nuovi mercati di vendita: quelli più interessanti al momento sono Russia e Ucraina, dove nell'arco di 2 mesi viene inviata quella parte di prodotto che non viene assorbita in Italia. "In altri Paesi dell'est tipo la Polonia, preferiamo non andare più perché non abbiamo convenienza."
Arance tardive
Maggiore l'assortimento, superiore il potere commerciale e contrattuale. Anche nel caso delle arance tardive, la OP Agri D.O.C. 2 ha compiuto dei passi avanti: "Raccogliamo circa 600-700 tonnellate di Navel tardiva, un prodotto che trova un discreto mercato. Riusciamo a vendere Navel italiana nel mese di aprile, e stiamo riscuotendo buoni risultati di vendita, riuscendo a prendere fette di mercato che fino a qualche anno fa non immaginavamo neanche e che ci aiutano a creare reddito. Sempre in collaborazione con alcune catene distributive stiamo proponendo questo prodotto al consumatore. Il pubblico sembra gradire e sembra preferirlo a quello spagnolo, marocchino o proveniente da altri paesi del Mediterraneo, tanto che ogni anno le richieste aumentano."
"L'innovazione rappresenta la vita dell'azienda. Senza innovazione, senza un modo nuovo di commercializzare e senza nuovi prodotti da offrire al mercato, non ci può essere futuro."
Contatti:
Stefano Pirillo - Presidente e Responsabile commerciale
Cell.: (+39) 348 3801498
OP Agri D.O.C. 2 srl
C.da Carlo Curti
87060 Cantinella di Corigliano (CS)
Tel.: (+39) 0983 80125
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