Puglia: le elevate temperature dell'ultimo periodo mettono a rischio le colture orticole
"A soffrirne maggiormente sono i produttori che avevano effettuato delle piantumazioni precoci, e che avrebbero dovuto iniziare la raccolta delle orticole a ottobre; le elevate temperature velocizzano la maturazione dei prodotti con conseguente surplus di produzione sui mercati e calo dei prezzi."
Le orticole più danneggiate risultano quelle a foglia, avendo una maggiore traspirazione. "Il tutto va a scapito anche della qualità - spiega Casamassima - e delle caratteristiche organolettiche dei prodotti, con un deprezzamento degli stessi."
Non si vedono miglioramenti nel mese di novembre, perché non si sono registrate precipitazioni, tranne qualcuna sporadica. "Continuiamo ad avere temperature abbastanza alte e c'è sempre uno sbalzo termico tra la notte e il giorno che favorisce l'attacco di patogeni e di insetti che si possono insediare sulle colture."
"I consigli che diamo ai produttori sono di monitorare il più possibile lo stato vegeto-produttivo delle piante, di tenere sotto controllo lo stato idrico del terreno e quindi delle colture e cercare di fare un controllo puntuale di eventuali sviluppi fungini o di attacco di insetti, tipo tignole o mosca bianca. Purtroppo il danno maggiore ci può essere per quegli appezzamenti prossimi alla raccolta, in quanto, come nel caso dei broccoli, l'umidità che ristagna sul capolino può creare fenomeni di marciume, rendendo il prodotto non commercializzabile."
Per chi sta trapiantando o ha trapiantato da poco, le elevate temperature creano condizioni sfavorevoli per il superamento della fase di trapianto e bisogna sopperire con delle irrigazioni ad hoc, mirate per mettere la pianta nelle migliori condizioni per lo sviluppo.
"Tutto ciò crea quindi un aggravio dei costi, che in aziende medio-grandi può incidere notevolmente. Si tenga, inoltre, presente - sottolinea Casamassima concludendo - che spesso anche la qualità idrica non è delle migliori, avendo a che fare con acque salmastre; pertanto non si può neanche eccedere con queste irrigazioni, perché si rischia di pregiudicare la fertilità del terreno."
Non resta che sperare nella pioggia, ma - si spera - senza il verificarsi di episodi violenti come quelli registrati ultimamente in molte parti d'Italia.
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Dott. Agronomo Vincenzo Casamassima
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