Puglia: un ritorno al freddo pregiudicherebbe la stagione frutticola
Ad essere colpite sono state un po' tutte le colture orticole tipiche dell'areale; soprattutto cavolfiori e broccoli che tendono a sfiorire con il caldo. "Ma anche bietole e cicorie. Il caldo velocizza il deperimento di qualunque coltura, minandone la commerciabilità. Piselli e fave sono in fase di formazione del baccello e non hanno subito grosse problematiche. Se le temperature elevate dovessero persistere, si potrebbe avere un anticipo nella raccolta, ma è ancora troppo presto per parlarne".
Per quanto riguarda le colture frutticole, le temperature più elevate non soddisfano il fabbisogno di freddo delle piante e anche qui si è registrato un anticipo delle fioriture. Si spera in un clemente clima primaverile, anche se si presume ci saranno dei ritorni di freddo, che pregiudicherebbero l'aspetto produttivo dei fruttiferi.
"Per quanto riguarda le uve coperte, si registra una decina di giorni di anticipo e qui il rischio è elevato, in quanto in questi giorni si sta verificando un'escursione termica abbastanza forte. A fine febbraio si sono registrati anche 40 °C sotto copertura. Ovviamente, chi può, cerca di rimediare ricorrendo a tecniche come la fumigazione. Attualmente i grappoli sono già nella fase di abbozzo, quindi si è avanti con la fase di crescita".
"Per quanto concerne le drupacee - continua Casamassima - le varietà precoci hanno già terminato la fioritura, siamo in fase di scamiciatura e di ingrossamento del frutticino. Anche in questo caso un ritorno al freddo, già riscontrabile date le recenti precipitazioni a carattere grandinigeno nella zona del sud Barese, pregiudicherebbe tutta la stagione".
Casamassima riferisce che si stanno ultimando i programmi di coltivazione estiva per quanto riguarda il pomodoro da industria e, quindi, anche le contrattazioni con le varie associazioni o cooperative. "Nel periodo estivo, nell'areale di mia competenza, le orticole sono poco coltivate. E' possibile magari trovare qualche produzione di melanzana e zucchina destinata all'industria".
Il venir meno di una netta distinzione tra le stagioni, costringe ad un'agricoltura sempre più professionale, con l'adozione di tecniche avanzate, in grado di aiutare l'agricoltore a superare questi momenti. "Non è però il primo anno che ci troviamo ad affrontare una simile situazione climatica anomala - conclude Casamassima - Programmazione e organizzazione sono alla base di ogni una buona impresa, in modo da garantire continuità di prodotto al mercato".
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Dott. Agronomo Vincenzo Casamassima
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