"I ragazzi - spiega a FreshPlaza Roberto Piazza, direttore di Fedagromercati Acmo Bologna - sono impegnati in un percorso che li vede protagonisti fin dal loro ingresso in mercato. Gli insegnanti li portano ben preparati a questo momento di approfondimento su ciò che mangiamo e sulle produzioni italiane di eccellenza. Non solo, i giovani extracomunitari, sudamericani, nordafricani o asiatici, vedono e assaggiano i prodotti dei loro paesi di origine. Allo stesso tempo, si tocca con mano la globalizzazione dei mercati, ma anche la stagionalità perduta per alcune specie e mantenuta per altre".
Perché tante varietà di mele o di pere? I pomodori sono verdi perché immaturi? Come e quanto si conservano i prodotti? Perché quando si pelano le cipolle vengono le lacrime? Come viaggiano i prodotti che arrivano dall'America con la nave o con l'aereo? Qual è la frutta che ha più vitamine? Cosa sono i prodotti di quarta e quinta gamma? Tante e diverse tra loro le curiosità dei giovani ospiti, i quali non si accontentano di risposte approssimative. Così, anche gli organizzatori dell'evento cercano ogni volta di dare il meglio delle loro conoscenze, sia tecniche sia scientifiche.
Da ques'’anno, nella sala delle animazioni è stato attrezzato un ambiente in cui assistere a conferenze e proiezioni di filmati, arredato con i materiali che richiamano il mondo del mercato, ossia cassette di frutta e verdura, pallets, balle di paglia, sacchi di juta, piante aromatiche.
"Nella seconda parte della visita - prosegue Piazza - i biologi della Asl che opera in mercato - e che si è assunta buona parte dell'onere organizzativo, compreso il contatto con le scuole - tengono una breve lezione in cui trattano i concetti di salubrità, sicurezza alimentare, controlli sugli alimenti e prodotti funzionali. Successivamente, i ragazzi vengono coinvolti in un gioco a squadre con quiz relativi al contesto che si è appena vissuto, e, come premio, la classe o il gruppo vincente riceve una borsa della spesa piena di ortofrutta di stagione.
E i ragazzi? "Fino ad ora sono apparsi interessati - conclude Piazza - almeno quanto i loro accompagnatori, genitori e professori. Hanno voglia di sapere; per loro Vegetabilia o, come si diceva fino all'anno scorso, Un giro al mercato, non rappresenta un giorno in meno di scuola, bensì una opportunità per capire un mondo diverso, che lavora e vende il meglio per vivere bene!".