Agrintesa e Brio: un accordo che fa da volano al mondo produttivo
Da sinistra, dopo il moderatore Lamberto Mazzotti, Davide Vernocchi, Cristian Moretti, Raffaele Drei, Gianni Amidei, Andrea Bertoldi e Gaetano Zenti.
"Con questa operazione – ha dichiarato il presidente di Agrintesa, Raffaele Drei – la nostra cooperativa entra nel capitale di Brio con una quota del 39%, l'associazione Apo Conerpo con il 5% e la società Alegra con il 7%, mentre il rimanente 49% resta in mano alla cooperativa La Primavera - una delle realtà pioniere del biologico italiano e fondatrice, nel 1993, della stessa Brio - e ad altri soci minori. Dopo il riassetto delle quote – prosegue Drei – è stato inoltre previsto un aumento di capitale di 2,5 milioni di euro al fine di rafforzare ulteriormente la società.".
"In vent'anni – ha aggiunto Andrea Bertoldi, amministratore delegato di Brio – la nostra società ha registrato una crescita costante e oggi commercializza quasi 20.000 tonnellate di prodotti ortofrutticoli a cui si aggiungono 1.650 tonnellate di altre derrate alimentari, tutte rigorosamente biologiche. Il fatturato 2013 ha sfiorato i 37 milioni di euro, con un incremento del 9% rispetto all'anno precedente, ed è stato realizzato per il 40% all’estero."
Se si considerano anche le altre società del Gruppo (Brio France, Biologica 2006, Terre del Sud, Brio Deutschland e BDL Trasporti), il volume d’affari sale a 50 milioni di euro (+6% sul 2012) e le quantità sfiorano le 25.000 tonnellate.
"Numeri che ben testimoniano il ruolo di primo piano che Brio ha sempre ricoperto in questo settore – ha continuato Bertoldi – senza dimenticare che l'invidiabile patrimonio di esperienza e conoscenza accumulato nel corso degli anni è ora a disposizione del nuovo progetto di crescita che vede Agrintesa, Alegra e Apo Conerpo portare in dote la loro straordinaria capacità produttiva, organizzativa e commerciale."
La nuova Brio prenderà il via il prossimo 1° giugno con l'obiettivo di raddoppiare il proprio fatturato globale (100 milioni di euro) entro i prossimi 5 anni.
"In quest’ottica di collaborazione a 360 gradi – ha sottolineato Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo – la nuova partnership potrà garantire orizzonti produttivi e commerciali sul biologico più ampi e nuove opportunità di crescita per tutte le cooperative aderenti; siamo di fronte a un progetto di aggregazione decisamente moderno e ambizioso, in grado di assicurare nuovo slancio all'intero sistema ortofrutticolo nazionale.".
Tra i diversi vantaggi di questa operazione, da tutti i dirigenti emiliano-romagnoli è stata sottolineata la possibilità offerta alla base produttiva di indirizzarsi ancor più verso l’agricoltura biologica, un sistema naturale e rispettoso dell’ambiente, ma anche portatore di interessanti prospettive economiche.
"Agrintesa vanta una lunga tradizione nel biologico – ha ricordato il direttore generale Cristian Moretti – ma oltre ai numeri, peraltro significativi, va evidenziato il contributo che la nostra cooperativa può assicurare in termini di pianificazione industriale, vale a dire di qualificazione e programmazione delle produzioni, specializzazione e concentrazione delle lavorazioni, modernizzazione delle politiche di vendita, razionalizzazione e contenimento dei costi, flessibilità e innovazione della logistica, ricerca di nuove economie di scala". E a tal fine verranno ulteriormente specializzati gli stabilimenti di Gambettola (FC) e Zevio (VR).
"Con questa importante sinergia – ha affermato Gianni Amidei, consigliere delegato di Alegra – il mondo ortofrutticolo che fa capo al sistema Alegra/Agrintesa può consolidare significativamente la propria posizione, partendo dalle attuali 8.000 tonnellate (12 milioni di euro di fatturato) per salire all'attenzione del mercato nazionale e internazionale quale prima realtà italiana dell'ortofrutta biologica con un’offerta complessiva di oltre 33.000 tonnellate."
"La nostra è una risposta moderna e articolata alla continua crescita del mercato dei prodotti biologici che, secondo i dati dell'Associazione italiana per l'Agricoltura biologica, ha fatto segnare in Italia nel primo semestre 2013 un incremento della domanda dell'8,8%."
"A questa rilevante performance – ha osservato Amidei – si affiancano i numeri in crescita relativi all'export italiano con un fatturato che, secondo le ultime rilevazioni, si assesta sopra il miliardo di euro. Tuttavia l’Italia, primo paese europeo per le esportazioni di prodotti biologici, continua a non consumare bio, con un 1,5% contro il 7,6% della Danimarca, il 6,5% di Austria e Svizzera e il 6% del Regno Unito. E' quindi nostra intenzione cogliere questa grande opportunità di crescita."
"Con 25 anni d'attività alle spalle – ha concluso Gaetano Zenti, presidente de La Primavera – la nostra cooperativa si conferma la prima azienda italiana interamente specializzata nelle coltivazioni biologiche e ora si appresta a diventare una realtà ancora più moderna, dinamica e organizzata, in grado di raggiungere rapidamente i propri obiettivi di sviluppo. La Primavera, diventando socia di Agrintesa e Apo Conerpo, può apportare un valore aggiunto alla compagine sociale, condividendo con le altre aziende agricole i valori e le conoscenze acquisite negli anni."