Etichettificio LGL: a Berlino i 35 anni d'attivita' in un settore rivoluzionato da nuovi trend
Al lavoro alla LGL.
"Realizziamo etichette adesive e non, in tutte le dimensioni e forme, per tutti i formati di confezionamento, dal cestino al frutto singolo, così come realizziamo fascette", continua Zannoni. Il cliente ci dà le specifiche, poi riceve le etichette in rotoli o pacchi e non gli resta che aggiungere i cosiddetti dati variabili - dati che possono appunto variare da un lotto a un altro, come ad esempio la data di scadenza - e applicarle; il gioco è fatto. Con oltre tre decenni d'esperienza l'azienda si è fatta un nome nel settore e i parterre deu suoi clienti lo dimostra: A&O, Apofruit, Orogel, Almaverde Bio, Fratelli Orsero, Solarelli, Coop. Granfrutta Zani, tanto per citarne alcuni. In totale, a Santarcangelo di Romagna stampano ogni anno qualcosa come 6 milioni di metri quadrati di etichette.
E in 35 anni d'attività pure hanno visto il mondo delle etichette rivoluzionarsi. "Da 15 anni - spiega Zannoni - il trend vuole etichette sempre più elaborate e di qualità e l'anno scorso, più che in passato, abbiamo ricevuto molte richieste di personalizzazione. Oggi le etichette sono un prodotto molto elaborato e accattivante, qualcosa che deve essere in grado di colpire il cliente".
I 'bollini' per marchiare la frutta, uno dei fiori all'occhiello della ditta di Santarcangelo di Romagna.
Pensare a un attento studio dietro un'etichetta che spesso non supera pochi centimetri quadrati di dimensione potrà sembrare un'esagerazione, ma la realtà è che si nasconde un vero e proprio mondo sotto questi 'biglietti da visita'. "Ormai - continua Zannoni - il prodotto neutro, senza un'etichetta, passa inosservato. Recenti ricerche rivelano come oggigiorno il prezzo sia solo il terzo criterio d'acquisto. Il terzo. Prima vengono elementi come il colore e la forma, e su questo anche il marketing è concorde".
Ciò vuol dire che anche sul versante della produzione delle etichette, che è il lavoro proprio degli etichettifici, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. Spiega il tecnico della LGL che "se una volta una macchina stampava con 2 colori, oggi deve farlo con 8/9. Così come abbiamo anche macchine per effettuare le 'laminature', macchine cioè in grado di applicare sottilissime lamine metalliche sulle etichette, donando un color oro o argento e un senso di 'prezioso', senza aumentare lo spessore finale dell'etichetta stessa".
Una delle etichette della LGL.
Ma il trend degli ultimi anni in fatto di etichette non si limita solo al colore e alla forma. "In tanti - riprende Zannoni - ci chiedono di stampare fronte-retro per inserire informazioni aggiuntive come per esempio delle ricette; e negli ultimi anni siamo cresciuti molto nelle cosiddette 'etichette a concorso'", per intenderci sono quelle etichette che sul retro - visibile solo una volta aperta la confezione - riportano dati variabili, come un codice per partecipare all'estrazione di premi con i classici 'Hai vinto' o 'Ritenta sarai più fortunato'. "Stampiamo questo tipo di etichette, con un codice variabile sul retro per la mela Pink Lady, ad esempio. Immaginate 15/20 milioni di etichette tutte uguali, ma al contempo tutte diverse", perché il codice sul retro cambia da un esemplare all'altro.
Per il futuro, "puntiamo molto alle nuove richieste del settore, perché ultimamente sono in tanti che, invece della classica etichetta da apporre sul frutto, chiedono la fascetta, almeno per i frutti più grossi come le banane e gli ananas, ma pure per alcune verdure, come il sedano. Ad esempio la Chiquita le usa per fasciare le banane, piuttosto che usare il bollino blu per cui è famosa; in tal modo si evita che una singola banana possa staccarsi e andare persa. Inoltre usare una fascetta significa avere un qualcosa di più vistoso e più grande da utilizzare per il proprio messaggio al pubblico". Più grande significa infatti più informazioni e più visibilità.
Le etichette della LGL possono essere di tutte le forme e dimensioni. Nella foto alcuni dei prodotti dell'azienda.
Infine un discorso a parte meritano le etichette green, "biodegradabili e compostabili - chiude Zannoni - perché derivate dall'amido di patate. E' un prodotto che ci chiedono molto dall'estero, ad esempio in Belgio dove abbiamo diversi clienti, perché lo richiedono a propria volta i supermercati: è una condizione richiesta perché un'azienda possa vendere sui loro scaffali. In Italia, invece, questo tipo di materiali è ancora poco diffuso".
L'etichettificio LGL sarà a Berlino, in occasione di Fruit Logistica, in Hall 4.2, Stand A-06.
Contatti:
Etichettificio LGL s.r.l.
Via del Frumento, 13
47822 Santarcangelo di Romagna (RN)
Tel.: (+39) 0541 626914
Fax: (+39) 0541 626991
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Web: www.lglett.com