Il kaki in Sardegna: tecniche innovative di produzione e gestione della fase di post-raccolta dei frutti
La sede del Mercato Agroalimentare della Sardegna a Sestu (CA)
La domanda di frutta e agrumi in Sardegna è in forte crescita, ma è solo parzialmente soddisfatta dalle produzioni interne (vedi articolo correlato). Oltre ai residenti, meno di due milioni di abitanti, ogni anno l'isola, è letteralmente invasa da milioni di turisti e visitatori provenienti da tutto il mondo, attratti dallo splendore dei paesaggi e dalle bellezze artistiche, storiche e culturali.
I territori dell'Ogliastra e del Cagliaritano, rimasti fortunatamente indenni dallo sviluppo di un'agricoltura super intensiva e sfruttatrice, per le particolari condizioni pedoclimatiche, e per la disponibilità di acqua di irrigazione, sono straordinariamente vocati per produzioni agrumicole e frutticole di altissima qualità e a basso impatto ambiente.
Attraverso un'appropriata organizzazione della produzione e dell'offerta, l'introduzione di tecniche innovative, di varietà e portinnesti, adatti alle condizioni pedoclimatiche, e un adeguato coordinamento dei diversi attori della filiera, l'agrumicoltura e la frutticoltura sarda possono decollare rapidamente. Con l'ausilio di professionisti qualificati, e competenti, è possibile arrivare ad offrire prodotti di eccellenza al mercato interno e di tutta Europa.
Impianto di kaki varietà "Rojo Brillante", condotto con sistemi innovativi di coltivazione. La produzione del kaki potrebbe rappresentare per la Sardegna un'ottima alternativa alle specie frutticole tradizionalmente coltivate come il pesco.
La Sardegna, come la Sicilia, ha manifestato un forte interesse per la coltivazione del kaki.
Diversi sono gli aspetti "seducenti" della produzione di questa specie frutticola. L'elevata qualità dei frutti, la precoce entrata in produzione delle piante, a partire dal terzo anno, la facile gestione degli impianti, con soluzioni intensive e piante "gestibili da terra" di ridotta statura, problematiche fitosanitarie limitate, oltre alla "mosca mediterranea della frutta" non ci sono particolari organismi nocivi temibili, contenute esigenze idriche, circa 2000 metri cubo ad ettaro, alte rese unitarie, oltre cinquanta tonnellate per ettaro.
Momenti delle giornate studio in campo, organizzate dal Consorzio Vivaisti Lucani, dedicate alla tecniche di coltivazione del kaki. Approfondimenti sulle diverse fasi, dalla scelta e messa a dimora del materiale vivaistico, alla gestione del suolo, della chioma, della fertirrigazione e della difesa dalle avversità.
I consumi del frutto di kaki "Rojo Brillante", una varietà di origine spagnola, sono in forte crescita, negli ultimi anni, anche in Italia.
Nel corso dell'incontro, previsto l'11 febbraio 2015, presso il più importante centro di commercializzazione e distribuzione ortofrutticolo della Sardegna, saranno approfondite le tecniche di produzione innovative del kaki, dalla scelta e messa a dimora del materiale vivaistico, alla gestione del suolo, della chioma, della fertirrigazione e della difesa dalle avversità. Molta attenzione sarà dedicata al management del post-raccolta dei frutti, dal trattamento di detannizzazione, con anidride carbonica (CO2), alla frigoconservazione in ambiente sanificato con ozono.
Il COVIL ha investito e scommesso sul kaki da circa un decennio. Il punto di partenza è stato la qualificazione del materiale vivaistico, con la selezione di un clone di "Rojo Brillante" (nella foto sopra) direttamente in Spagna, nell'area di origine compresa tra Carlet, L'Alcúdia e Alginet, particolarmente interessante per la costante produttività, le rese elevate e le caratteristiche straordinarie dei frutti, consistenza della polpa, pezzatura, colore, sapore.
Si parlerà di "Melotto" (vedi articolo correlato), un'idea progettuale nata in occasione di una recente giornata tecnica sul kaki, in Sicilia (vedi articolo correlato). "Melotto" è una piattaforma operativa che darà luogo ad una serie di attività, incontri tecnici, viaggi studio, iniziative sul web, a supporto del confronto tra gli operatori e a sostegno della divulgazione delle informazioni tecniche e commerciali inerenti la filiera del kaki.
"Melotto" è una traccia amica che aiuterà l'imprenditore a compiere scelte oculate, lungo il percorso della filiera di produzione dei loti, evitando pericolosi e onerosi errori causati dalla disinformazione.
"Melotto" è un progetto che ambisce a diventare un brand commerciale per un kaki di eccellenza, tutto italiano.
Nel corso dell'incontro in Sardegna, dell'11 febbraio 2015, sarà approfondito il tema del management del post-raccolta dei frutti di kaki. Yuri Simonelli (in foto), della Saim-Impianti, parlerà del trattamento di detannizzazione, con anidride carbonica, e della frigoconservazione in ambiente sanificato con Ozono.
La giornata tecnica è realizzata in collaborazione con:
• Mercato Agroalimentare della Sardegna
• Saim Impianti - refrigerazione e climatizzazione
• Ozone Fruit and Vegetables
Programma (clicca qui per scaricare la locandina-invito).
Seminario tecnico "Il kaki in Sardegna: tecniche innovative di produzione e di gestione della fase di post-raccolta dei frutti", a cura dell'Agronomo Vito Vitelli.
11 Febbraio 2015 - ore 10:00 Mercato Agroalimentare della Sardegna Loc. Magangiosa S.P. 2 Km 0,400 - 09028 Sestu (Cagliari) (clicca per info su come arrivare).
Saluti: Dott. Giorgio Licheri - Direttore del mercato ortofrutticolo di Cagliari Moderatore Orazio Casalino - Agronomo libero professionista
Relazioni
"Proposte innovative per la coltivazione del kaki in Sardegna" - Vito Vitelli, Consorzio Vivaisti Lucani
"Gestione della fase di post-raccolta dei frutti di kaki" - Yuri Simonelli, Saim Impianti
Dibattito
Per maggiori informazioni:
Dott. Vito Vitelli
CONSORZIO VIVAISTI LUCANI
Via Enrico Mattei, 28
75020 Scanzano Jonico (MT)
Tel./Fax: (+39) 0835 954775
Cell.: (+39) 339 2511629
Email: [email protected]
Web: www.covilvivai.com
Orazio Casalino: (+39) 333 16 65 957
Clicca su Play per un video sulla lavorazione e il confezionamento del kaki "Rojo Brilante"