Nasce così "Sfrutta Zero", il progetto in crowdfunding dell'associazione "Diritti a Sud" di Nardò che, insieme ad altre due associazioni pugliesi intende produrre la tradizionale "passata di pomodoro" senza caporalato e con una "filiera pulita" dalla semina alla trasformazione in un ottimo prodotto in bottiglia.
"Sfrutta zero" è un progetto di tipo cooperativo e mutualistico che vede direttamente protagonisti migranti, contadini, giovani precari e disoccupati. A lanciare la campagna, con una raccolta di fondi in Rete, sono tre realtà associative del Sud Italia: "Netzanet-Solidaria" di Bari, "Osservatorio Migranti Basilicata/Fuori dal Ghetto" di Palazzo San Gervasio e Venosa (Potenza) e "Diritti a Sud", la onlus presieduta da Rosa Vaglio, costituita a Nardò nel 2014 dall'esperienza del comitato No-Cap che dal 2009 operava nelle campagne di Nardò per l'integrazione e la difesa dei diritti della comunità di migranti impegnati stagionalmente nel lavoro agricolo.
Il progetto è diventato presto realtà. Da marzo scorso, nelle campagne di Nardò, 2mila piantine di pomodoro sono state coltivate con cura, su due terreni, uno in contrada "Corillo", l'altro sulla via per Copertino, incolti e affidati dai proprietari ai volontari di "Diritti a Sud". Nel frattempo sono arrivate le prime donazioni, provenienti anche dall'estero.
A Nardò i ragazzi di "Diritti a Sud" sono riusciti a impiegare, per il momento, quattro migranti e due giovani locali, ovviamente con contratti regolari.
Per sostenere questo progetto è possibile visitare la piattaforma www.produzionidalbasso.com, o effettuare un versamento sul c/c postale 1026235141, Associazione Diritti a Sud Onlus, Causale: donazione Sfrutta Zero.
Clicca sul tasto Play per un video esplicativo del progetto