Dole lancia Dammi Quei Cinque: la seconda edizione della campagna My Energy in salsa piccoli frutti
Le parole del patron di Dole sono ritornate di grande attualità ieri 24 maggio 2016, a Milano, con il lancio in Italia della seconda edizione di My Energy, stavolta però la campagna assume una chiave leggermente diversa, a partire dal nome: Dammi Quei Cinque. E i 5 in questione sono per l'esattezza more, ribes, mirtilli, fragoline di bosco e lamponi.
Una foto in posa, ieri, durante la presentazione della campagna Dammi Quei Cinque.
La scelta di puntare sui berries non è casuale, vuoi perché il loro consumo è decisamente in aumento, in controtendenza rispetto a tutto il segmento frutta, vuoi perché calzano a pennello con i 3 elementi su cui si basano My Energy e Dammi Quei Cinque: importanza della sana alimentazione, consumando 5 razioni al giorno di frutta e verdura, come prescritto dall'OMS; l'importanza di un'attività fisica regolare; la passione. Ma vuoi anche perché, oggi più che mai, questi piccoli frutti sono associati a salute e a proprietà benefiche per l'organismo.
Durante la presentazione di ieri.
E' a questo punto che arrivano i distinguo. "Il loro consumo è in aumento – spiega Cristina Bambini, responsabile Marketing di Dole Italia – perché è emerso un consumatore attento alle proprie scelte (d'acquisto); ognuno di noi però è diversamente conscio dei suoi benefici". Detta in breve: in tanti li scelgono, ma in pochi sanno quanto bene facciano, così la nuova campagna ripropone i pilastri della passata campagna: "Nel 2015 – riprende Bambini – My Energy fu molto innovativa perché aveva un approccio educativo ed informativo, basato su dati scientifici certi", tant'è che la Dole si avvale di un proprio centro di ricerca sulla nutrizione, il Dole Nutrition Institute.
Cristina Bambini, responsabile Marketing Dole Italia, ieri a Milano, per la presentazione della campagna Dammi Quei Cinque.
Che i piccoli frutti facciano bene è abbastanza risaputo, è una nozione che affonda nelle radici della cultura poolare, in specie per quanto riguarda i mirtilli nell'America del Nord (dove la bacca è originaria, ndr): tra le altre cose riducono la glicemia, assunti prima del pasto aumentano il senso di sazietà, migliorano la salute mentale. Solo "adesso stiamo scoprendo le ragioni esatte per cui hanno caratteristiche preventive. Le popolazioni di secoli fa già lo sapevano: non ne conoscevano le ragioni, ma ne intuivano le proprietà", spiega Mary Ann Lila, direttrice del Plants for Human Health Institute presso la North Carolina University, negli States.
Mary Ann Lila, direttrice del Plants for Human Health Institute.
Mary Ann Lila ha dedicato gli ultimi 30 anni a dimostrare scientificamente i benefici sull'organismo umano derivanti dal consumo di frutta, in particolare dalle bacche - su tutte - dai mirtilli. Solo per citare alcuni studi, ha dimostrato i benefici di questi frutti nell'attività fisica constatando che i maratoneti che consumano mirtilli bruciano grassi più velocemente di quelli che invece non ne mangiano, così come i primi sono più resistenti a quel calo di difese immunitarie che i maratoneti hanno subito dopo una maratona. Un suo collega ha invece dimostrato che un consumo costante di mirtilli rallenta e previene la perdita di memoria associata all'invecchiamento e migliora la vista e la reattività dell'occhio. A un risultato simile era arrivata la stessa Mary Ann con un test sui ratti.
Confezioni di bacche targate Dole, mentre in primo piano si notano i Quaderni My Energy Speciale Berries.
In una società in progressivo invecchiamento e dove la popolazione over ha superato gli under, sapere che in natura esiste qualcosa che può aiutare non è poco: "Se c'è qualcosa che possiamo fare per l'invecchiamento – chiosa Mary Ann - allora facciamolo, e non c'è nulla di più facile che un piatto colorato", di piccoli frutti. Ma è proprio qui casca l'asino: "Sappiamo – conclude la ricercatrice - cosa dobbiamo fare, ma non lo facciamo. Sappiamo che bisogna fare sport, ma non lo facciamo: è la natura umana: siamo fallibili. Lavorare con la Dole (in più di un'occasione, ndr) mi è stato d'aiuto per capire come diffondere il messaggio di mangiare più frutta e verdura". Da qui è nata la campagna My Energy prima e Dammi Quei Cinque ora.
Berries Dole, con il leaflet della campagna Dammi Quei Cinque.
Nel dettaglio, la campagna dedicata ai 5 piccoli frutti sarà basata su diverse azioni, a partire da un leaflet sulle confezioni di bacche a marchio Dole. Gli opuscoletti conterranno dati e informazioni sulle proprietà e i benefici dei frutti, suggerimenti sulla scelta e sulla conservazione del prodotto, modi di consumo, anche insoliti. Verrà inoltre lanciato il Quaderno My Energy Speciale Berries, uno speciale quadernino monotematico con i dati del Dole Nutrition Institute, scaricabile in formato tascabile dal sito Dole; quello sui berries sarà uno di una serie di 10 quaderni.
Lo Chef Patissier Domenico Spadafora ieri, durante uno show cooking a tema piccoli frutti.
Chiude il tris di iniziative per Dammi Quei Cinque il concorso online che sarà attivo dal 23 giugno fino al 28 luglio. Si tratterà di un concorso in stile edutainment senza obbligo di acquisto: basterà accedere alla pagina www.dole-myenergy.it, registrarsi e giocare. Durante il gioco, passeranno delle informazioni sulle proprietà dei piccoli frutti. In palio, ogni giorno, delle gift card Mondadori del valore di 30 euro, mentre l'estrazione finale metterà in palio 2 e-reader Kindle Paperwhite.
La nuova campagna sarà promossa attraverso tutti i canali Dole, dal blog ai social network; per l'occasione è stato creato l'hashtag Twitter #dammiqueicinque.