Tom Fusato (Brio): l'unico ostacolo al biologico sono i tempi di conversione
"Tranne qualche problema di approvvigionamento per la frutta estiva a causa del tempo, quest'anno possiamo dirci molto soddisfatti. La crescita per l'ortofrutta biologica si colloca intorno al 15 20% annuo. I paesi di vendita all'estero sono l'Austria, la Germania, la Svizzera, la Francia i paesi Norddici. Tutti piazze che appaiono ancora in crescita. Il che significa che non stiamo parlando di saturazione del mercato. Anche le liquidazioni per le aziende agricole sono risultate più interessanti negli ultimi due anni, rispetto a un tempo. Inoltre, la filiera è oggi anche maggiormente organizzata e concentrata, riuscendo a fare economie di scala".
Oggi l'azienda di Campagnola di Zevio (VR), ma con una base sociale molto estesa che va dall'Emilia Romagna al Veneto, dal Piemonte alla Basilicata, fino a Calabria e Sicilia, si trova nella necessità di convertire altri 100 ettari al regime di coltivazione biologico.
"La difficoltà maggiore - ci spiega Fusato - sta nel periodo di conversione, che varia da 2 a 3 anni a seconda del prodotto. Nel frattempo, l'azienda agricola in fase di conversione è costretta a vendere le proprie produzioni nel convenzionale, il che crea delle problematiche di posizionamento della merce sul mercato".
Infine, secondo il manager, se è vero che nelle aziende biologiche c'è una forte componente giovanile, è però ancora difficile per i giovani approcciarsi a questo settore da zero, nel caso ad esempio in cui volessero fondare una propria azienda bio.
Contatti:
Brio S.p.A.
Via Manzoni, 99
37059 Loc. Campagnola di Zevio (VR)
Tel.: (+39) 045 8951777
Fax: (+39) 045 8732318
Email: [email protected]
Web: www.briospa.com