Settore ortofrutta: fra infortuni sul lavoro e responsabilita' penale, ecco a cosa prestare attenzione
Cerchiamo di chiarire con l'avvocato Gualtiero Roveda, referente di Fruitimprese, quando scattano le indagini dell'Ispettorato del lavoro e quando il nome del datore di lavoro è iscritto nel Registro delle notizie di reato (correntemente denominato con il termine giornalistico di Registro degli indagati).
FreshPlaza (FP): Quando, in seguito a un infortunio sul lavoro, c'è da attendersi la visita dell'Ispettorato del lavoro?
Gualtiero Roveda (GR): Se il certificato d'infortunio indica una prognosi superiore a 3 giorni, il datore di lavoro ha l'obbligo di inviare, entro le 48 ore successive al ricevimento del certificato medico, la denuncia di infortunio all'Inail e all'Autorità di Pubblica Sicurezza. Quest'ultima, appena ricevuta la denuncia, nel caso che essa riguardi un infortunio in conseguenza del quale un lavoratore sia morto o abbia riportato lesioni tali da doversene temere la morte o un'inabilità superiore ai 30 giorni, è tenuta a trasmetterne una copia alla Dtl-Sezione ispezione del lavoro nella cui circoscrizione si è verificato l'evento. Detta Direzione, entro quattro giorni dal suo ricevimento, procede alla inchiesta infortunistica.
FP: Qual è il fine dell'inchiesta?
GR: E' quello di accertare la natura dell'occupazione alla quale era addetto l'infortunato, le circostanze nelle quali è avvenuto l'infortunio e la causa e natura di esso, l'identità dell'infortunato e il luogo nel quale si trova, la natura e l'entità delle lesioni, la retribuzione percepita; in caso di morte, le condizioni di famiglia dell'infortunato, l'identità dei superstiti aventi diritto a rendita e la loro residenza.
Foto d'archivio
FP: L'inchiesta amministrativa costituisce attività di polizia giudiziaria?
GR: No. Di conseguenza non richiede l'osservanza delle norme processuali poste a salvaguardia del diritto di difesa. Essa è essenzialmente finalizzata ad accertare se l'evento denunciato sia classificabile come infortunio sul lavoro. Ciò non toglie che, nel caso emergano violazioni delle norme in materia di igiene e sicurezza del lavoro, sorge l'obbligo in capo al funzionario che l'ha condotta di informare tempestivamente la Procura della Repubblica per consentirle di accertare la loro effettiva sussistenza e le relative responsabilità. Le risultanze dell'inchiesta riportate nei verbali ispettivi, quali atti pubblici, fanno fede fino a querela di falso della loro provenienza, delle dichiarazioni delle parti (cioè del fatto che le dichiarazioni sono state rese e non della loro veridicità) e degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesti essere avvenuti in sua presenza.
FP: Quali sono i tempi?
GR: L'inchiesta deve essere completata nel minor tempo possibile e, in ogni caso, non oltre il decimo giorno da quello in cui la denuncia di infortunio è pervenuta alla Direzione Provinciale del Lavoro. L'eventuale inosservanza del termine non è, però, di pregiudizio per la rilevanza probatoria di quanto acquisito nel corso dell'indagine.
FP: Quando invece scatta il procedimento penale a carico del datore di lavoro?
GR: Nelle ipotesi in cui il reato sia procedibile d'ufficio. In questi casi, l'azione penale deve essere avviata nel momento in cui giunge la notizia del reato all'Autorità giudiziaria a prescindere dalla denuncia/querela della parte lesa.
FP: Quando è procedibile d'ufficio?
GR: Per i fatti di lesioni colpose gravi o gravissime, se si tratta di fatti commessi con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro o relative all'igiene del lavoro o che abbiano determinato una malattia professionale. Le lesioni sono gravi se vi è pericolo di vita per la persona offesa o l'indebolimento permanente di un senso o di un organo o una malattia superiore a 40 giorni.
FP: Se l'infortunio ha una prognosi inferiore a 40 giorni non si avvia un procedimento penale?
GR: Non è detto. Il Pubblico Ministero è tenuto a esercitare l'azione penale anche se l'infortunato presenta querela.