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Il nuovo regolamento Ue sugli imballaggi rischia di essere un disastro per la salute e la sostenibilità

L'Alleanza per gli imballaggi alimentari sostenibili (ASPF) è stata lanciata per prendere contatti con le autorità di regolamentazione, i governi, i ricercatori e le organizzazioni della società civile con l'obiettivo di garantire che le norme sull'imballaggio degli alimenti raggiungano la sostenibilità ambientale, senza compromettere la sicurezza alimentare e la qualità dei prodotti, e senza aumentare l'impronta di carbonio dell'industria. L'ASPF ha commentato le nuove norme sugli imballaggi approvate il mese scorso, in linea teorica, dai governi degli Stati membri dell'Ue.

Secondo l'ASPF, il nuovo regolamento solleva serie preoccupazioni per il commercio e la sicurezza alimentare. Quasi certamente avrà un impatto negativo sulle catene di fornitura globali e sulla sicurezza alimentare in un momento in cui oltre 37 milioni di europei non possono permettersi un pasto di qualità, a giorni alterni. L'impatto secondario di queste nuove norme sarà una riduzione delle scelte alimentari salutari a disposizione dei consumatori.

La proposta di regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (PPWR) vieta anche quelle opzioni di imballaggio monouso che sono state scientificamente progettate per mantenere la qualità, la sicurezza e la freschezza dei prodotti deperibili, in quanto gli alimenti freschi e pronti per il consumo rischiano di essere rovinati, danneggiati o contaminati se non confezionati in modo appropriato. La proposta porterebbe a un aumento dei rifiuti alimentari e, sulla base di studi condotti in altre giurisdizioni, è probabile che si arrivi a un maggiore utilizzo di tipi di plastica più durevoli.

Max Teplistki

L'attuale testo del PPWR favorisce il riciclo rispetto al compostaggio e, pertanto, limita le opzioni per i produttori di alimenti freschi. Le esenzioni al divieto sarebbero lasciate ai singoli Stati membri dell'Ue, portando a un mosaico di normative nazionali sulla sicurezza alimentare e sui tipi di imballaggio consentiti per molti prodotti deperibili. Invece di creare regole armonizzate, ciò minerà il mercato unico dell'Ue creando ostacoli al commercio intra- ed extra-europeo.

"Il risultato del divieto di imballaggi monouso per alimenti come insalate fresche preconfezionate, verdure di IV gamma, uva e piccoli frutti sarà una riduzione delle opzioni per i consumatori. La qualità ne risentirà senza dubbio - afferma Max Teplistki, presidente dell'ASPF e responsabile scientifico dell'International Fresh Produce Association (IFPA) - Questi divieti daranno il via a una scommessa continentale sulla sicurezza alimentare. Il fatto che ciascuno dei 27 Stati membri dell'Ue debba mettere in atto i propri regolamenti sulla sicurezza alimentare, e valutare se autorizzare o meno gli imballaggi biodegradabili, mina l'esistenza di un mercato unico dell'Ue. Di conseguenza, i consumatori dei Paesi più piccoli non vedranno la stessa varietà di opzioni alimentari salutari, dato che i coltivatori non possono progettare 27 tipi diversi di imballaggi".

Mentre le autorità di regolamentazione dell'Ue finalizzano queste nuove regole nei prossimi mesi, l'ASPF continuerà a sollecitare tali autorità e i governi degli Stati membri ad affrontare questi gravi problemi di sicurezza alimentare e di commercio. Il settore degli alimenti freschi si trova di fronte a sfide enormi. Per aumentare con successo la sostenibilità della filiera alimentare, è necessario adottare approcci basati su dati concreti che non compromettano la sicurezza alimentare, la qualità degli alimenti, la loro disponibilità e la salute pubblica.

Per maggiori informazioni:
Siobhan May
IFPA
+1 (302) 781-5855
SMay@freshproduce.com
www.freshproduce.com

Data di pubblicazione: