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Intervista a Renzo Piraccini presidente di Cesena Fiera

"Business, ricerca e innovazione, ecco le parole chiave di Macfrut"

Fra due giorni apre le porte la 41esima edizione di Macfrut. Lo slancio estero iniziato alcuni anni fa quest'anno pare aver raggiunto il suo compimento, con quasi un terzo di aziende oltrefrontiera. In vista della tre giorni (8-10 maggio 2024) riminese organizzata da Cesena Fiera, il presidente Renzo Piraccini fa il punto.

FreshPlaza (FP): E' vero che sarà l'edizione più partecipata?
Renzo Piraccini (RP): Direi proprio di sì. Abbiamo avuto un aumento di richieste del 20% di spazi espositivi rispetto allo scorso anno, tanto che abbiamo occupato anche tutta l'area davanti all'ingresso tradizionalmente dedicato alle inaugurazioni. Ma questo è un bene: significa che la fiera è viva e le aziende vogliono esserci.

Renzo Piraccini

FP: Perché ha dichiarato che sarà più facile arrivare a Macfrut?
RP: Perché vi è un ulteriore miglioramento della logistica: il mezzo più veloce e comodo per venire in fiera è il Frecciarossa, con la stazione dedicata e molti treni che si fermeranno provenendo sia da nord che da sud. Inoltre, abbiamo organizzato 34 pullman di visitatori da tutte le parti d'Italia, contro i 14 dello scorso anno. Senza contare tutto lo sforzo logistico che abbiamo messo in piedi per facilitare i visitatori esteri.

FP: Dove sta andando oggi il mondo ortofrutticolo, nazionale ed estero?
RP: Siamo di fronte a un cambiamento epocale. Fino a qualche anno fa, il problema principale delle aziende era vendere il prodotto al miglior prezzo superando i nodi dei surplus produttivi. A volte i prezzi erano bassi perché c'erano eccedenze. Oggi non è più così, ora dobbiamo far fronte a una serie di ostacoli impensabili fino a 10 anni fa: mancanza di manodopera, clima sempre più mutevole, lunghi periodi di siccità, difficoltà nel ricambio generazionale, carenza di principi attivi nella lotta a parassiti e malattie. Tutto questo sta causando grosse mancanze di prodotto, per cui oggi il nodo è riuscire a produrre, ancor prima che vendere.

FP: E' una situazione così grave?
RP: Potrebbe diventarlo e l'Unione europea rischia di essere un importatore netto di ortofrutta. Ecco perché è indispensabile mettere in campo azioni, anche politiche, che favoriscano il nostro mondo produttivo.

FP: Le aziende investono nello stand con l'obiettivo di fare affari e aumentare la propria rete di clienti: Macfrut riesce in questo?
RP: Una fiera è principalmente business, anche se a Macfrut c'è pure la ricerca e la conoscenza. Al quale noi aggiungiamo quello che viene chiamato networking, attraverso una nostra piattaforma B2B, uno strumento che mette in relazione le aziende e i compratori. So di imprese che hanno già organizzato 10-20 incontri ognuna con buyer di tutto il mondo tramite la piattaforma. È il primo passo per allacciare rapporti commerciali. Se siamo giunti a un tale livello di 'ragnatela' di conoscenze, lo dobbiamo al supporto fondamentale di ICE, che da alcuni anni ci affianca e supporta la nostra azione per diventare la fiera di riferimento nel panorama internazionale.

FP: Macfrut è una fiera diversa dalle altre?
RP: Sicuramente sì. Diversi eventi pongono maggior attenzione soprattutto sulla fase finale del commercio, mentre Macfrut pone sullo stesso piano tutti gli anelli della filiera. Il mondo cambia con una velocità che nessuno si aspettava. Siamo di fronte a una rivoluzione paragonabile a quella avvenuta con gli smartphone: non si può pensare di chiamare ancora con il solo telefono fisso. Per questo Macfrut investe tantissimo nel promuovere e divulgare la ricerca. Abbiamo dei nuovi saloni per fare il punto sulle novità dal fronte dei prodotti arricchiti, salutistici, nonché delle novità tecniche delle attrezzature dal campo alla conservazione. Nella nostra fiera possono venire non solo i commerciali di un'azienda, ma anche i responsabili della ricerca e sviluppo, perché qui capiranno quale direzione sta prendendo il settore. Noi facciamo del nostro meglio e voglio ringraziare tutto il team di Cesena Fiera, costituito per lo più da ragazzi e ragazze giovani e pieni di entusiasmo.

Lorenzo Galanti direttore generale Ice, Ministro Lollobrigida, Renzo Piraccini presidente Macfrut, Matteo Zoppas presidente Ice alla presentazione a Roma alcune settimane fa

FP: Quale è l'azienda tipo presente a Macfrut?
RP: Il nostro target è un'azienda di media dimensione, ben organizzata, che ha un mercato anche estero, ma non necessariamente globale. Le ultime vicissitudini geopolitiche ci hanno messo di fronte tutti i limiti della globalizzazione, nonché ai problemi logistici che da un giorno all'altro possono mettere in ginocchio un settore. Ecco perché è necessario aprire i propri orizzonti, ma senza credere che il 'dio' mercato possa risolvere tutti i problemi.

Per maggiori informazioni
www.macfrut.com