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Il mercato europeo dell'uva spina molto diverso da quello statunitense

L'uva spina ha ancora difficoltà a guadagnare slancio sul mercato statunitense. A differenza dell'Europa, dove questo frutto è molto più accettato ed è una parte ormai consolidata del segmento della produzione, negli Stati Uniti è ancora trattato come specialità.

"L'uva spina è generalmente più popolare in Europa, e soprattutto in Germania, dove è stato fatto un lavoro interessante con il prodotto sia fresco che essiccato" ha affermato Robinson Martinez dell'azienda californiana Global Agricultural Trading, aggiungendo: "Negli Stati Uniti, l'uva spina è disponibile da quasi 10 anni, mentre in Europa lo è da oltre 20".

L'Europa è 'oltre la fase di prova'
Naturalmente ciò comporta un diverso approccio in termini di commercializzazione e vendita del frutto. Martinez ha sottolineato che, dal momento che l'Europa è andata oltre la 'fase di prova', il mercato è maggiormente sintonizzato su volumi e prezzi, piuttosto che sulla presentazione. "Il mercato europeo è oltre la fase di prova e sperimentazione - ha detto - I consumatori conoscono questo frutto e sanno come utilizzarlo. Ci sono meno ostacoli in generale e ora la questione riguarda offerta, domanda e prezzi. Le quotazioni sono già vicine alla base di costo, quindi è più una questione di volumi".

Lavoratori selezionano uva spina in Colombia

Il consumatore statunitense di uva spina, d'altro canto, è diverso dal tradizionale consumatore di uva spina europeo. "Poiché negli Stati Uniti l'uva spina è ancora considerata una specialità, il consumatore che l'acquista non sarà il tipico acquirente - ha osservato Martinez - Il consumatore statunitense utilizza l'uva spina per fare una spremuta in occasioni speciali, e ne conosce i vantaggi sulla salute. Si tratta generalmente di un consumatore di fascia più alta, il che significa che l'approccio del consumatore statunitense è molto diverso da quello del consumatore europeo".

Ostacoli logistici per il mercato statunitense
Ci sono diverse ragioni per cui l'uva spina sta ancora tentando di guadagnarsi una solida base sul mercato statunitense. La prima è il trasporto merci. In linea generale va tutto bene finché si tratta di spedire in Nord America uva spina proveniente dalle principali zone di coltivazione in Colombia. Tuttavia, nei periodi di festività, il trasporto merci diventa un problema ancora maggiore, e i fornitori hanno difficoltà a portare il frutto sul mercato.

"Il trasporto merci di solito è ok, tranne che durante le festività - ha spiegato Martinez - La prossima Festa del Ringraziamento e il Natale, rappresenteranno nuovamente una sfida, dal momento che l'articolo colombiano subirà una forte concorrenza da parte dei fiori, in termini spazio di carico".

Ostacoli burocratici
Probabilmente la maggiore difficoltà per produttori e importatori di uva spina è l'enorme quantità di scartoffie e requisiti necessari per spedire il prodotto dalle piantagioni colombiane ai negozi statunitensi.

"Ci sono un sacco di protocolli e pratiche burocratiche - afferma Martinez - In primo luogo bisogna far parte di un gruppo consolidato in Colombia per poter spedire il proprio prodotto al di fuori del Paese. E nessuno può diventare membro del gruppo se non possiede una comprovata esperienza di operazioni affidabili. Poi bisogna rispettare i numerosi regolamenti imposti tanto dalle autorità colombiane quanto dall'USDA. In ogni fase del processo sono necessarie numerose ispezioni rigorose che mettono sotto pressione la produzione".

Un dipendente GAT ispeziona la qualità dei frutti

Tutti questi passaggi aggiuntivi rendono la produzione e l'importazione di uva spina negli Stati Uniti ancora più costosa. "Inoltre, non è solo dell'impatto diretto, in forma di costi aggiuntivi, ma anche l'impatto indiretto - dice Martinez - una delle ragioni per cui l'uva spina è ancora un prodotto specialità negli Stati Uniti. E' difficile impostare dei programmi di fornitura - spiega - Riteniamo che le normative aggiuntive imposte sui prodotti colombiani ostacolino la crescita del settore, aumentando i costi a carico dei coltivatori".

Un futuro migliore?
Al momento la Global Agricultural Trading-GAT sostiene di godere di una produzione stabile e di una buona offerta. La società attualmente rifornisce gran parte della costa occidentale di Los Angeles, ma vorrebbe fare ancora di più. "Consegniamo le spedizioni ogni settimana, e abbiamo una buona scorta per rifornire la West Coast - ha condiviso Martinez - Tuttavia, proprio a causa dei regolamenti, il settore non cresce al ritmo che vorremmo".

Egli spera che, non appena autorità e consumatori riceveranno più frutta da parte della Colombia e si abitueranno ad essa, possa verificarsi un ammorbidimento dei requisiti. "La Colombia, come molti altri Paesi del Sud America, ha un clima particolare e soffre di problematiche come la pressione degli insetti. Il Paese offre una vasta gamma di prodotti esotici, ma deve anche affrontare le difficoltà connesse a tali prodotti. Quando più ortofrutta colombiana sarà spedita negli Stati Uniti, tanto più tutta la situazione dovrebbe agevolarsi per i futuri produttori. Un esempio è il programma d'esportazione del dragon fruit giallo, che è stato un grande successo".

Per maggiori informazioni:
Robinson Martinez
Global Agricultural Trading
Tel.: +1 (877) 609 6006
Email: robinsonm@gat-global.com
Web: www.gat-global.com

Data di pubblicazione: