Scheda prodotto: il cedro
Morfologia
La pianta è un arbusto che può raggiungere i 4 metri di altezza. I rametti giovani sono rossastri o violetti, con foglie lunghe fino a 20 centimetri.
I fiori crescono in gruppi da tre a dodici e sono molto profumati; i boccioli sono rossastri, ma il fiore aperto è bianco.
Fiori di cedro
Il frutto è grande 20-30 centimetri, giallino, ovale o quasi rotondo, talvolta con una leggera protuberanza al peduncolo e un po’ appuntito dalla parte opposta. La buccia è molto ruvida ed eccezionalmente spessa. Costituisce fino al 70% del frutto, per cui – tolti pure i semi e la pellicola tra gli spicchi – solo un 25-30% del cedro è commestibile.
Origine e diffusione
Come gli altri agrumi, il cedro ha le sue origini nell’Asia sudorientale, più precisamente all’incirca nell’area oggi amministrata dal Bhutan, ma è giunto in Europa in tempi remoti. Attualmente è coltivato soprattutto nell’area mediterranea, in Medio Oriente, India ed Indonesia, ma anche in Australia, Brasile e negli Stati Uniti. In molte località indiane cresce pure spontaneamente.
In Italia il cedro è principalmente coltivato e lavorato in Calabria, nella fascia costiera dell’alto Tirreno cosentino che va da Diamante a Tortora, denominata Riviera dei Cedri con al centro Santa Maria del Cedro, dove questo agrume cresce spontaneo.
Impieghi e varietà
Il cedro viene impiegato nell’industria alimentare per la preparazione di bibite analcoliche e frutta candita, ma la maggior parte viene consumata nell’industria farmaceutica per la produzione di olio essenziale. L’essenza ricavata dal cedro è, però, facilmente deteriorabile, per cui solitamente si usa corretta con l’essenza di cedrina ottenuta da una varietà (Citrus medica citrea gibocarpa) coltivata esclusivamente per questo scopo.
Una menzione particolare va fatta del cedro giudaico o etrog (Citrus medica var. ethrog) che viene usata dai credenti ebrei nella Festività dei Tabernacoli.
È una varietà coltivata in Grecia, Etiopia e soprattutto in Israele ma anche in Calabria, nella Riviera dei cedri. A differenza di tutti gli altri agrumi, possiede un albedo (la parte bianca della buccia) commestibile ed anzi molto succosa. Gli steroli contenuti nell’albedo sono un ottimo rimedio contro il colesterolo. Il frutto intero viene impiegato per la produzione di bibite analcoliche.
Molte varietà in Italia: il cedro Liscia Diamante, il Vozza Vozza siciliano, e lo Sfusato campano
Il cedro è tra gli agrumi la specie con il maggior numero di varietà; la principale in Italia è quella coltivata in Calabria, denominata cedro Liscia Diamante (nella foto a destra), di grosso taglio e profumata, destinata in gran parte alla canditura; in Sicilia è tipica quella bitorzoluta ("Vozza Vozza", a bassa acidità, buona per il consumo crudo), mentre in Campania se ne coltiva una molto acida, dall’albedo amarognolo, e una dolce e grossa ("Sfusato"). Tra quelle straniere, è da menzionare il cedro di Corsica, il più noto a polpa dolce.
Fonte: Wikipedia