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Soddisfazione del Ministero e di Fedagri-Confcooperative

Italia-Corea del Sud: via libera all'export dei kiwi italiani

Nel commentare la decisione - arrivata dopo un processo avviato nel 2005 - delle autorità fitosanitarie coreane (Animal, plant and fisheries quarantine and inspection agency) di autorizzare l'ingresso di kiwi provenienti dall'Italia nel mercato sudcoreano, il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania ha dichiarato: "L'apertura delle frontiere della Corea del Sud ai kiwi italiani è un passo avanti importante per l'export agroalimentare italiano".

"E' stato un processo lungo e complesso che ha permesso al nostro Paese di fare il suo ingresso in un mercato in forte espansione. Questo risultato è il frutto di un'azione coordinata ed efficace condotta dal Mipaaf insieme con il Ministero degli esteri e le nostre rappresentanze diplomatiche. Sono convinto che si tratti solo di un primo passo verso l'ingresso di altri prodotti ortofrutticoli italiani in questo importante mercato asiatico".

Secondo gli ultimi dati disponibili, la produzione italiana di kiwi ha ampi spazi di crescita sul mercato coreano, dato che la produzione del Paese asiatico copre all'incirca il 30% del fabbisogno domestico. I produttori italiani attendono inoltre dal 2009 l'autorizzazione delle autorità coreane all’export di una serie di prodotti ortofrutticoli freschi.



"Una importante decisione che, pur con la notevole distanza che intercorre tra l’Italia e il paese asiatico, apre grandi opportunità per una delle nostre principali produzioni ortofrutticole". Così il Presidente del settore ortofrutticolo di Fedagri-Confcooperative Davide Vernocchi commenta, a nome dell’Alleanza della Cooperazione ortofrutticola, l’annuncio da parte del Ministero delle Politiche agricole dell'autorizzazione all’ingresso dei kiwi italiani in Corea del Sud.

La produzione nazionale di kiwi nel nostro paese si attesta intorno a circa 500.000 tonnellate ed è in gran parte eccedente, dal momento che oltre la metà (il 55%) viene commercializzata all’estero.

"Ci auguriamo che l’apertura delle frontiere della Corea del Sud ai kiwi – così prosegue Cristian Maretti, direttore di Legacoop Agroalimentare Nord Italia – sia presto di buon auspicio anche per l’apertura di altre barriere fitosanitarie che limitano fortemente gli sbocchi commerciali dei nostri prodotti ortofrutticoli, in primis le mele e le pere per le quali permane il divieto di ingresso negli Stati Uniti".
Data di pubblicazione: