Agrintesa incorpora Cepal: il commento di Raffaele Drei presidente di Agrintesa
La cooperativa ortofrutticola in crisi Cepal di Lugo di Ravenna (vedi precedente articolo) è stata ufficialmente incorporata ad Agrintesa di Faenza, colosso del mondo ortofrutticolo con un giro d'affari annuo di 250 milioni di euro.
"E' stata un'assemblea discussa – dichiara a FreshPlaza il presidente di Agrintesa, Raffaele Drei (nella foto) – sia per l'ordine del giorno in programma, sia per le difficoltà del comparto ma, alla fine, con ampia maggioranza è stata deliberata l'incorporazione della cooperativa Cepal".
"Si tratta del completamento di un percorso riorganizzativo sul territorio, iniziato da Intesa e proseguito da Agrintesa, che ha perseguito una logica di razionalizzazione di servizio ai soci e delle attività di lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti".
"Malgrado Cepal fosse aderente ai nostri consorzi di secondo grado – continua Drei – non era integrata nelle nostre attività e, quindi, non ottimizzava questi fattori".
"In questi anni, il nostro percorso organizzativo è stato importante, ne dà conferma la ricostruzione del nuovo stabilimento di Bagnacavallo inaugurato lo scorso maggio (vedi articolo precedente). Avere sul territorio, a poca distanza, altri stabilimenti più datati e con attrezzature superate non rappresentava una migliore efficienza".
Cepal porta in dote un patrimonio che si aggira sui 7,5 milioni di euro: 300 produttori, un potenziale di conferimento di 200.000 quintali di prodotto e tre magazzini di conferimento e stoccaggio.
"Il progetto prevede il massimo impegno per i dipendenti Cepal cui abbiamo chiesto elasticità, in un momento di grande sofferenza per i produttori agricoli. Delle tre strutture, quella di Lugo è stata chiusa mentre resteranno operative come centri di ritiro quelle di Conselice e Belricetto. La lavorazione sarà demandata ai centri di Agrintesa specializzati per prodotto".
"Ora possiamo dire di avere completato un percorso che conferma e valorizza le scelte di Agrintesa e rappresenta un ulteriore passo avanti nella riduzione dei costi e ottimizzazione delle nostre strutture".
"Con la certezza – conclude Drei - che anche questo porterà valore aggiunto ai nostri produttori".