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Dal vivaio al campo, il percorso delle piante del CO.VI.L.

Frutteti nel Metapontino: nuovi impianti anche in estate

Il continuo rinnovo varietale e delle tecniche di gestione degli impianti nella moderna frutticoltura, impongono al sistema vivaistico adeguamenti strutturali e un'ininterrotta ricerca di innovazione di processo e di prodotto.

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Al moderno vivaista, oltre al materiale garantito sotto il profilo varietale e fitosanitario, si chiedono piante ad accrescimento ed entrata in produzione veloce, adatte agli impianti intensivi e alle moderne forme di allevamento gestibili da terra.

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La coltivazione in ambiente protetto e in fuori suolo consente, ai vivaisti, di produrre piante in meno di un anno. In foto Mimmo La Rocca dei vivai Guglielmi di Policoro (Matera), associati CO.VI.L.

La ricerca, da parte dei vivaisti, di sistemi alternativi di produzione è dettata, altresì, dalle enormi difficoltà di individuare aree idonee a ospitare vivai, per problemi agronomici e fitosanitari (come la "Sharka"), e dalla forte necessità di ridurre il ciclo di produzione per abbattere i costi e modulare l’offerta in funzione delle esigenze della domanda.

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La riduzione del ciclo di produzione, rispetto al tradizionale sistema di coltivazione in pieno campo, permette di abbattere sensibilmente i costi, allungare la stagione d’innesto e modulare l’offerta, in tempi rapidi, in funzione delle esigenze della domanda.

Il tradizionale "astone" a radice nuda, adatto per i soli trapianti invernali, prodotto in pieno campo dopo due anni di coltivazione in vivaio, comincia a cedere il posto ad una pianta allevata in vasetto, realizzata in meno di un anno e trapiantabile in ogni momento dell'anno.

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Una pianta allevata in vaso possiede un apparato radicale ricco di capillari, un ritmo di accrescimento veloce ed è potenzialmente adatta per qualunque forma di allevamento.

I vivai del CO.VI.L., Consorzio Vivaisti Lucani di Scanzano J.co in provincia di Matera, hanno intrapreso da anni il percorso dell’innovazione del processo produttivo, al fine di difendere la propria competitività senza rinunciare agli standard di qualità elevati.

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Foto sopra: l' "astoncino vegetante" può essere trapiantato in campo in qualunque periodo dell’anno, in particolare durante il periodo primaverile-estivo. Foto sotto: durante la fase di post-trapianto, l' "astoncino vegetante" richiede cure e attenzioni adeguate, soprattutto per quanto concerne gli apporti idrici, nutrizionali e la lotta ai parassiti.



Il risultato di questo continuo lavoro è, oggi, un prodotto altamente tecnologico, alternativo al tradizionale, in grado di soddisfare le aspettative del moderno frutticoltore, anche del più attento ed esigente.

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Per maggiori info:
Dott. Vito Vitelli
CONSORZIO VIVAISTI LUCANI
Via Enrico Mattei, 28
75020 Scanzano Jonico (MT)
Tel./Fax: (+39) 0835 954775
Cell.: (+39) 339 2511629
Email: [email protected]
Web: www.covilvivai.com
Blog: vitovitelli.blogspot.it
Data di pubblicazione: