"Trentino: riparte "Frutta nelle Scuole", dopo accordo sulla distribuzione di prodotti locali"
Venerdì scorso l'assessore provinciale all'istruzione Marta Dalmaso aveva inviato a tutti i dirigenti scolastici che aderiscono al programma ministeriale "Frutta nelle scuole" (elementari), una nota invitandoli a non accettare la frutta "non trentina", da distribuire all'interno delle scuole (vedi notizia FreshPlaza del 16/10/2012). Nella terra delle mele - è stato detto - la vaschetta, destinata ai ragazzi, deve essere molto local.
Il documento ha spiazzato non poco i dirigenti scolastici delle 69 scuole, coinvolte nel progetto per la promozione della frutta nella dieta dei bambini: una convenzione nazionale, che viene rinnovata ogni anno. E i responsabili del Consorzio ortofrutticolo lombardo-veneto - vincitore di tutti gli 8 lotti messi a bando dal Ministero dell'agricoltura (che cura il programma finanziato dall'Unione europea) per la fornitura di frutta e verdura alle scuole - si erano messi "in allerta", dopo la presa di posizione della politica trentina.
Il risultato è una mediazione: il 71% dei prodotti sarà trentino (il resto sarà composto da mele della Valtellina). "In accordo con l'Associazione dei produttori ortofrutticoli trentini (Apot) e grazie alla positiva collaborazione del Consorzio Benessere a Colori, aggiudicatario del terzo lotto della fornitura di frutta nelle scuole nel quale è inserito il Trentino - si legge in un comunicato - si prevede quindi una significativa presenza (cinque forniture su sette di prodotto fresco tal quale) delle mele trentine".
Riferendosi al programma ministeriale "Frutta nelle scuole" la giunta provinciale ha ribadito la volontà di proseguire con convinzione questo percorso. L'assessore all'agricoltura Tiziano Mellarini precisa che lo scopo del programma è quello di sensibilizzare i ragazzi sulle qualità nutrizionali della frutta e sull'importanza della stessa nella nostra dieta.