Il fenomeno di accaparramento della merce è risultato subito evidente, tanto che già dalle prime settimane di settembre 2012 si usufruiva di merce stoccata in cella.
Tale situazione ha indotto una contrazione della domanda, provocata anche dalla congiuntura della crisi economica, che non ha risparmiato un prodotto tradizionalmente povero come la patata.
Secondo Renzo Ferrari, titolare della Ferrari Ortofrutticoli di Castelnuovo Scrivia (provincia di Alessandria): "Attualmente le scorte di prodotto nazionale in giacenza nelle celle frigo sono al limite minimo e qualitativamente di livello medio, con prezzi che oscillano attorno ai 0,38 euro/kg per una patata di varietà Primura."
"Per il prodotto francese, i prezzi si sono impennati fino a 0,40 euro/kg a causa di una forte richiesta da parte di Spagna e Inghilterra - sostiene Ferrari - Discorso a parte merita la patata novella (ma non per questo meno costosa) di provenienza mediterranea: in Sicilia, il prezzo di partenza all'origine è di 0,47/48 euro/kg (Giarre) e di 0,60 euro/kg (Siracusa); Israele si attesta attorno ai 0,50/0,55 euro, quotazioni che, secondo le stime, sono destinate a salire."
Discorso analogo può essere fatto per la cipolla, sia dorata che bianca. Anche qui le scorte sono ridotte al minimo (se non quasi del tutto esaurite per la bianca), con prezzi per la merce frigoconservata attorno ai 0,45-0,50 euro/kg, mentre per la dorata si può solo fare affidamento sul prodotto di provenienza estera con un prezzo medio da 0,22 a 0,25 euro/kg, con tendenza a rialzo.
"Da sottolineare - continua Ferrari - è la potente contrazione della domanda, che al momento si è purtroppo ridotta di circa il 50%, anche se si registra un perverso effetto inflattivo dovuto ad una altrettanto consistente riduzione della resa sul campo, con un'offerta ridotta che spinge i prezzi verso l'alto, al contrario di quel ci si potrebbe attendere da una domanda in calo."
"La concorrenza estera influisce pesantemente sul prodotto locale, in misura maggiore sulla patata rispetto alla cipolla, con la Francia che gioca un ruolo predominante, forte di un prodotto di buona qualità e quantitativamente abbondante, con prezzi (fino al mese scorso) costantemente attorno ai 0,40 euro/kg."
"Meno preoccupante il confronto al momento con la Germania, la quale invece può offrire prodotti di media qualità e prezzo inferiori ai nostri, ma in questo caso si parla di prodotto da spazzolare."
Nonostante l'impatto di una resa per ettaro in calo che non ha risparmiato la "Ortofrutticoli Ferrari", l’amministratore si dichiara orgogliosamente fiducioso per il futuro, forte di una produzione che si è assestata nel 2012 attorno ai 50.000 quintali complessivi (patate e cipolle) e di una qualità sempre prossima alla fascia medio-alta di prodotto, sia per le patate che per le cipolle in entrambe le declinazioni.
"Non nascondo tuttavia una certa preoccupazione per la campagna 2013, sia in termini di quantità che di qualità - conclude Ferrari - Infatti la semina è piuttosto in ritardo, viste le avverse condizioni climatiche, e da parte dei produttori non c'è più molta voglia di destinare i campi alla semina di patate."
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