Il Citrus Tristeza Virus (CTV) sta distruggendo le colture degli aranceti in Sicilia
La zona di insediamento originario del CTV, come riferiscono a FreshPlaza i responsabili del PST-Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, è situata vicino a Catania.
Secondo le ricerche fin qui condotte, le piante possono essere colpite da ceppi più o meno aggressivi del virus: "Nel caso di ceppi più blandi - spiega il Prof. Antonino Catara, presidente del PST - la pianta può rimanere produttiva anche per anni; nel caso di ceppi aggressivi, invece, è destinata ad un rapidissimo deperimento e non rimane altro da fare che eradicarla."
Attualmente, il Citrus Tristeza Virus - che colpisce tutti gli agrumi tranne il limone - è presente in tutte le aree agrumicole del mondo, con un'incidenza variabile in funzione del portinnesto e della trasmissibilità attraverso gli afidi vettori. I Paesi ove la malattia ha provocato più danni sono: Argentina, Brasile, California, Florida, Spagna, Israele e Venezuela.
Il produttore siciliano Enzo Leonardo della O.P. Red Co.P di Palagonia (CT) testimonia circa la progressione esponenziale delle perdite provocate dal virus: "Su un appezzamento di 17 ettari abbiamo riscontrato una perdita di 60 piante nel primo anno, aumentate a 1.000 nel secondo e a 3.000 piante nel terzo anno."
Il collasso della pianta e il suo completo deperimento possono avvenire, nei casi più gravi, anche nel giro di pochi giorni.
Cogliendo l'occasione di una riunione svoltasi lo scorso 21 marzo 2013 presso la Presidenza della Regione Siciliana tra i lavoratori in protesta del settore dell'autotrasporto e il presidente Rosario Crocetta, una delegazione di agrumicoltori, in forma del tutto autonoma rispetto alle organizzazioni di categoria (giudicate anzi negligenti in merito alla problematica in oggetto), è riuscita a porre all'ordine del giorno anche la questione del CTV.
Il Governo della Regione ha così preso l'impegno di aprire un confronto con la Commissione Europea proprio relativamente al virus della "Tristezza" che sta distruggendo le colture degli aranceti.
Vi terremo aggiornati sull'evolversi della situazione.