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Scheda: patogeni e fitofagi degli agrumi nell'area del Sinis (Sardegna)

Lo scorso 23 marzo 2013, l'Agenzia Laore ha organizzato a Milis (OR) un incontro tecnico, rivolto agli agrumicoltori dell'area del Sinis (Sardegna), sul tema "Nuovi patogeni e fitofagi degli agrumi. Come riconoscerli e come gestirli".

Il dott. Carlo Pinna e il dott. Luigi Prina dell'Agenzia Laore hanno discusso una relazione presentando accurate schede sui seguenti patogeni e fitofagi degli agrumi:
  • Diaphorina Citri, vettore del cancro batterico degli agrumi (citrus greening, noto anche come Huanglongbing-HLB o "inverdimento");
  • Guignardia citricarpa, fungo che causa la cosiddetta "Macchia nera";
  • Spiroplasma Citri;
  • Scirtothrips citri, altrimenti chiamato tripide dell'agrume.
Huanglongbin (HLB)
L'Huanglongbin (HLB) è nota anche come malattia dell’inverdimento dei frutti ("citrus greening") o ingiallimento della pianta. Questa malattia è distruttiva ed è causata dal batterio che viene trasmesso dall’insetto alla pianta. Si tratta, infatti, di una malattia batterica che attacca il sistema vascolare delle piante: una volta infettate non vi è alcuna cura per l’albero, muore entro pochi anni. Questa malattia non colpisce l'uomo o animali, solo alcune specie di piante.



Sintomi
I sintomi si possono trovare tutto l'anno, ma sono più facilmente visibili da settembre a marzo. La malattia colpisce tutte le parti aeree della pianta, foglie, rami e frutti. Come la malattia progredisce l'intero albero decade.



I primi sintomi sulle foglie sono ingiallimento e clorosi. Alcune foglie possono essere completamente gialle mentre altre a chiazze gialle con nervatura centrale evidente. L’ingiallimento inizia ad essere visibile su una parta di branca; in seguito si diffonde su tutto l'albero.

Dopo un anno gli alberi colpiti si presentano deperiti (rami apicali secchi, foglie gialle) provocando un completo calo della produttività. Dopo la defogliazione si sviluppano dei piccoli germogli multipli con foglie piccole. I germogli crescono pallidi in posizione verticale, chiamati "orecchie di coniglio". Si registrano una crescita ridotta, rami secchi abbondanti, mentre il sistema radicale si presenta poco sviluppato e con piccola quantità di peli radicali.



Eseguendo una sezione trasversale sul frutto si può notare la forma contorta e asimmetrica. I frutti, spesso in numero limitato, si presentano piccoli con un colore non maturo, giallo pallido o giallo-verde, con un sapore acido o amaro e all’interno i semi risultano abortiti e deformi. Durante l'infezione si può osservare che la pianta produce molti fiori e frutti. Si registra però una cascola precoce e i frutti che rimangono sulla pianta sono piccoli e asimmetrici. Il frutto presenta un colore anomalo, con una parte gialla e l’altra verde oliva e si registra un'inversione del colore dall’arancio al giallo pallido.



Misure di prevenzione
Non deve essere introdotto illegalmente materiale di moltiplicazione di origine sconosciuta (sia gemme che marze o piantine). Deve essere utilizzato solo materiale vegetale proveniente da vivai certificati. E' necessario il monitoraggio delle popolazioni e un campionamento periodico volto a individuare i sintomi di HLB.

Le colture devono essere costantemente controllate e, in caso di dubbio, chiedere la consulenza degli esperti dell'Agenzia Laore. Vanno inoltre applicate delle misure di controllo chimico, gli insetticidi sistemici dovrebbero essere applicati in primavera-estate ogni 15 giorni. E' necessaria la rimozione delle piante malate.

Macchia nera (Guignardia citricarpa Kiely)
La macchia nera ("black spot") è una delle malattie più importanti degli agrumi. E' endemica in alcuni stati: Sud America, Asia, Sudafrica e Australia, mentre, attualmente, le zone mediterranee sono immuni. Di conseguenza i frutti provenienti da zone infette rappresentano un rischio per l'introduzione di questo patogeno nelle nostre regioni.



Questa malattia è causata dal fungo Guignardia citricarpa. La macchia nera è una malattia fungina caratterizzata da macchie scure, lesioni a chiazze sulla buccia del frutto. E' una delle più devastanti del mondo tra quelle causate da funghi e causa la prematura caduta della frutta, riducendo le rese. I frutti che rimangono sull’albero non sono commerciali.

I frutti possono presentare diversi tipi di sintomi a seconda delle condizioni climatiche favorevoli per lo sviluppo del fungo come la temperatura, la piovosità o la siccità e dalla fase fenologica della coltura, (fioritura, allegagione, ingrossamento frutto, invaiatura).

I sintomi nella frutta possono essere classificati in quattro diverse tipologie d’infezione:
  1. la macchia nera o punto nero: sono lesioni che si sviluppano nel frutto durante l’accrescimento e sono riconoscibili sulla buccia perché presentano un anello circolare nero o scuro dove all’interno sono presenti i picnidi;


  2. macchia a lentiggini: sono lesioni rotondiformi di colore marrone chiaro o rossiccio, infossati nella buccia. All’interno sono presenti i picnidi;


  3. la macchia virulenta: sono lesioni di forma irregolare che si formano in prossimità della raccolta o inizio maturazione. Dipendono fortemente dalle condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo del fungo (umidità relativa alta). Il fungo in questa fase penetra all’interno del frutto provocando la cascola dei frutti, mentre gli altri che rimangono sull’albero non sono commerciali;


  4. falsa melanosi: sono piccole lesioni di circa 1 mm di diametro, sporgenti, di colore marrone scuro che si sviluppano sui frutti verdi.

Epidemiologia
La macchia nera degli agrumi è influenzata dalla presenza del fungo, dalle condizioni climatiche favorevoli per lo sviluppo e dalla fase fenologica della coltura (fioritura, allegagione, ingrossamento frutto). Le piogge, alternate a periodi di siccità con temperature tra 21 °C e 28 °C, favoriscono lo sviluppo della malattia e la formazione delle ascospore. Le piogge e le irrigazioni eccessive favoriscono la creazione di nuove infezioni durante i periodi suscettibili.

Diffusione
La diffusione avviene tramite introduzione negli areali di frutti e materiali infetti. Il materiale vivaistico infetto è un altro potenziale agente di diffusione; infatti può verificarsi che l’infezione sia latente e non visibile causando una diffusione a distanza. Il vento contribuisce alla diffusione trasportando le foglie infette (ascospore) presenti sotto gli alberi.



Controllo colturale
La combinazione dei trattamenti in post-raccolta e la rimozione della frutta infetta riducono la diffusione del patogeno, come la potatura equilibrata con successivo allontanamento dal campo delle ramaglie e abbruciamento delle stesse.

Controllo chimico
Prevede l'uso di fungicidi a base di rame (solfato di rame, idrossido di rame, ossicloruro di rame). Quando la malattia si è stabilita in un nuovo areale l'eradicazione è impossibile.

Al fine di rilevare tempestivamente i focolai d’infezione, l'Agenzia Laore è disponibile, alla prima segnalazione, ad accertare in campo la possibile presenza della malattia, riconoscerla e gestirla.

Spiroplasma citri
Si tratta di un agente patogeno trasmesso dalle cicaline Circulifer tenellus e C. haematoceps quando si nutrono della linfa delle foglie. Si trova in Africa, Nord America, nei paesi del Mediterraneo, Italia (Sardegna e Sicilia),Turchia, Israele ed Egitto. Attacca tutte le specie di agrumi ed è difficile da diagnosticare nei primi stadi di sviluppo. I sintomi variano a seconda della cultivar per cui può essere confusa con carenze di fattori nutrizionali.

La malattia può verificarsi in qualsiasi momento durante la vita della pianta. Blocca la crescita e impedisce la produzione di frutta. La stagione calda e secca ne favorisce sviluppo e diffusione. Gli alberi giovani infettati risultano improduttivi, mentre nelle piante vecchie la malattia si presenta su un solo ramo per poi diffondersi su tutto l'albero.

Danni
La pianta si presenta con scarsa vigoria (rachitica), le produzioni risultano scarse o assenti, i frutti si presentano piccoli, malformati "a forma di ghianda" con buccia spessa.



Sintomi
Le foglie appaiono corte e larghe in posizione verticale e clorotiche. In presenza di temperature molto calde, manifestano punte gialle e rotondiformi.



Controllo
Le colture devono essere costantemente controllate e, in caso di dubbio, chiedere la consulenza degli esperti dell’Agenzia Laore. La pianta che presenta i sintomi della malattia deve essere spiantata e allontanata dal campo. Deve essere utilizzato materiale vegetale proveniente da vivai certificati e bisogna monitorare le popolazioni.



Tripide dell'agrume (Scirtothrips citri)
Il Tripide degli agrumi è un insetto piccolo (0,9 millimetri) di colore giallo-arancio. E’ una specie polifaga che si adatta a climi caldi ma rimane attivo anche durante il periodo invernale con un clima mite. Il danno si manifesta sulle foglie, fiori e frutti.



Danni
Sulle foglie si manifesta con argentature della superficie fogliare ed
ispessimenti lineari della lamina fogliare. Sul fiore è causato da larve e adulti che succhiano il contenuto della cella provocandone lo svuotamento.



La distruzione del tessuto cellulare durante la fioritura provoca la perdita dei frutti (aborti floreali) e frutti deformi. Sulla frutta, morde le cellule epidermiche poi diventano cicatrici grigio argenteo. Le larve in questa fase sono dannose, si nutrono sotto il calicino del frutto e poi le fanno cadere.



Quando gli attacchi si verificano durante la fase di maturazione, il frutto, nelle zone colpite, assume un colore argento. Queste macchie compromettono la qualità e la commercializzazione del prodotto.



Quando il frutto cresce nella zona scarificata forma un anello intorno al gambo; il danno è solo esterno e quindi estetico. Il danno è simile a quello prodotto dallo sfregamento dei rami.



Per maggiori informazioni:
Dott. Luigi Prina
Laore Sardegna
SUT - Sportello Unico Territoriale per l'area del Sinis

Via Santa Maria, loc. Pardu Nou
Siamaggiore (OR)
Tel./Fax: (+39) 0783 34122 / 0783 34127
Email: [email protected]