Venezia: inaugurazione della statua del Gobbo di Rialto dopo il restauro
Ha 470 anni ma il restyling operato sulla statua del Gobbo di Rialto le ha conferito nuova freschezza. Ieri l'opera è stata inaugurata dall'assessore comunale ai Lavori pubblici, Alessandro Maggioni, dal presidente di Fondaco srl, Enrico Bressan, e dal titolare de "Gli orti di Venezia" nonché finanziatore del restauro, Paolo Tamai (vedi notizia FreshPlaza del 05/07/2011).
Da sinistra: Donata Cherido, Alessandro Maggioni, Enrico Bressan e Grazia Fumo.
"Terminato il restauro a luglio della fontana, il campo San Giacometo con questo secondo intervento torna al suo splendore - ha rilevato l'assessore Maggioni - Si tratta del nono intervento che Fondaco, attraverso 'Veneziani per Venezia', riesce ad attivare e valuto estremamente interessante sia la straordinaria collaborazione con i sostenitori, che l'ottima intesa con la Soprintendenza per i beni Architettonici. Un esempio positivo che va studiato e possibilmente esteso a nuovi contributi, soprattutto in questo periodo in cui scarseggiano le risorse pubbliche."
Campo San Giacometo.
Infine parole di condanna in merito ai recenti atti vandalici che hanno interessato il ponte di Calatrava (stacco di un blocco di marmo del corrimano) e quello di Rialto (scritte) sono state pronunciate da Maggioni che ha invitato tutti a recuperare il senso civico: "Perché niente è più pericoloso della stupidità di chi compie tali gesti".
Paolo Tamai, titolare de "Gli Orti di Venezia", ha spiegato che attraverso la sponsorizzazione di un'opera d'arte ha voluto restituire a Venezia quello che la città, in cui svolge la sua attività, gli ha offerto. "Quando ho comunicato che avrei devoluto una parte del guadagno, derivante dalla vendita delle insalate in busta "Gli orti di Venezia", per sostenere l'arte si sono aperte le porte di moltissimi supermercati".
La famiglia Tamai posa accanto ad una sagoma della statua e alle insalate "Gli Orti di Venezia", con la vendita delle quali hanno sponsorizzato l'iniziativa.
"Questa è la strada giusta per ampliare e consolidare il rapporto tra impresa e patrimonio artistico - prosegue Tamai – per cui desidero anch’io lanciare un appello a tutti gli imprenditori affinché decidano di rimodulare la gestione dei loro budget per la comunicazione destinandone una parte a questo settore. Se riuscissimo in questo intento, oltre a beneficiare di soddisfazione personale, dimostreremo che il nostro Paese è attraversato da un autentico spirito di appartenenza e di riconoscenza verso le radici della nostra storia".
Il momento dell'inaugurazione.
"Se ognuno di noi si attivasse, ovviamente nei limiti delle proprie disponibilità, per adottare una testimonianza artistica avremmo la possibilità di garantire il giusto futuro a questo patrimonio che ci è stato trasmesso e che a nostra volta dobbiamo consegnare a coloro che verranno", conclude Tamai.
La famiglia Tamai.
Se il Gobbo ha ritrovato una nuova gioventù, ha sottolineato Bressan, lo si deve a quattro donne: Elisabetta Ghittino e Donata Cherido (per Lares si sono occupate del restauro), Grazia Fumo della Soprintendenza BPA e Giovanna Zabotti (per Fondaco ha curato la comunicazione e il marketing). Gli interventi eseguiti hanno riparato il manufatto cinquecentesco da erosioni e scalfitture; inoltre, dopo il trattamento sulle parti metalliche arrugginite, la scultura è stata rivestita con una pellicola protettiva nel caso in cui fossero da rimuovere eventuali scritte vandaliche
Il Gobbo di Rialto in tutto il suo splendore.
"Oggi il Gobbo di Rialto viene restituito alla città grazie alla collaborazione di Soprintendenza e Comune e alla professionalità dei restauratori veneziani – dice Bressan – cui va il nostro ringraziamento, così come a Paolo Tamai per aver creduto e sostenuto questo progetto. Ci fa piacere cogliere l’occasione per dire che non si chiude qui questa esperienza perché continuerà il prossimo anno con un altro restauro".
Contatti:
Paolo Tamai
Insalate gli Orti di Venezia
Tel.: (+39) 0422 825311
Email: [email protected]
Web: www.gliortidivenezia.it
Clicca su Play per visualizzare un video sull'evento