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Italia: ma la ripresa dei consumi sembra ancora lontana

Secondo gli ultimi dati Istat, a settembre 2015 l'inflazione è diminuita dello 0,4% su base mensile, ed è aumentata dello 0,2% su base annua, in misura inferiore alle attese (la stima preliminare era +0,3%).

Secondo il Codacons, i dati sull'inflazione diffusi dall'Istat sono a dir poco "deludenti". "L'andamento dei prezzi è negativo. Una crescita dello 0,2% su base annua, dopo il lungo periodo di deflazione registrato in Italia, è un riscontro molto deludente, perché riflette la domanda interna, ancora debole ed incerta", spiega il presidente Carlo Rienzi.

"Per tornare ad un tasso di inflazione accettabile serve uno sprint sui consumi da parte delle famiglie, e misure adeguate per far tornare gli italiani a spendere", conclude Rienzi. La ripresa, insomma, al di là di facili e troppo sbrigativi entusiasmi governativi, è ancora ben lontana da venire.

Anche secondo Federconsumatori e Adusbef, infatti, "la rilevazione Istat sull'inflazione mostra ancora incertezza sull'andamento economico del nostro Paese e testimonia come ci sia ancora molto da fare per avviare e sostenere una vera ripresa".

E ancora: "La domanda – sempre secondo le associazioni – va sostenuta attraverso la redistribuzione dei redditi e la creazione di nuove opportunità di lavoro, non certo con l'innalzamento del limite all'utilizzo dei contanti a 3.000 euro" che non riguarda le famiglie ma, "piuttosto, chi si occupa di traffici illeciti e dubbie transazioni".
Data di pubblicazione: