Cambiano gli stili di vita e con essi i modi di mangiare, o per meglio dire cambia la maniera in cui di approvvigioniamo di cibo. Orti urbani nei quartieri delle città, sui tetti dei palazzi e finanche nelle piazze delle metropoli, fanno il paio ai più sofisticati banchi frigo dei supermercati dai quali attingere immediatamente alle verdure fresche.
Antonio Torre, mentre regge un alberello di Calamondino (un incrocio di mandarini)
Non sorprendono più i punti vendita della GDO nei quali è possibile raccogliere un cespo di verdura a foglia larga, coltivata con sofisticati sistemi fuori suolo, come ad esempio una lattuga. Stesso concetto vale per i ristoranti, dove ormai si coltivano verdure e microgreen prontamente disponibili, per chef dalla cucina ricercata e innovativa.
In questa tendenza entra a pieno titolo anche la possibilità di vedersi servire la frutta a tavola, magari dopo un delizioso pasto gourmet, direttamente sull'alberello.
E' con questa nuova visione di una realtà già consolidata che la Rete Vivaistica Siciliana ha pensato di rimodulare la propria produzione di piante ornamentali, per spingersi esclusivamente verso la coltivazione di piante che diano frutti eduli.
Limoni in vaso
A raccontarci meglio di cosa si tratta è Antonio Torre, 43 anni, agronomo e responsabile tecnico del sodalizio con sede in provincia di Messina e che, grazie anche all'impresa di famiglia, vanta una grande esperienza nel settore vivaistico.
"Fino a 3 anni fa - dice Torre - coltivavamo esclusivamente piante per scopi ornamentali, ma seguendo l'orientamento dei mercati italiani ed europei, avvalendoci del regolamento CE 396/2005, abbiamo cavalcato la nuova tendenza che vede gli agrumi serviti sulle tavole dei ristoranti di lusso con l'intero alberello. Si tratta di locali di nicchia, ma d'altra parte la possibilità di avere qualche kg di agrumi perfettamente commestibili su di una piccola pianta si sta diffondendo".
Fingerlime
"Infatti alla nostra classica clientela da hobbysmo - continua l'imprenditore - abbiamo affiancato anche quella del business food, specialmente il settore horeca e pertanto abbiamo anche adeguato i metodi di coltivazione puntando non solo sulle prescrizioni di legge, ma sul residuo zero nei nostri frutti. Al fine di ottenere un prodotto non solo buono ma anche salubre, ci siamo avvalsi dei protocolli Itaka Crop Solution. Per noi questo modo di fare agricoltura è l'anticamera del bio, metodo al quale ci vogliamo approcciare nel corso dei prossimi anni, compatibilmente con i tempi tecnici necessari per l'iter burocratico previsto dalla normativa vigente".
Videointervista ad Antonio Torre
La Rete Vivaistica Siciliana comprende sette piccole imprese, tutte omogenee per tipologia di prodotto, e conta di 10 ettari di superfici complessivamente, tutte in strutture protette, per un totale di 250.000 vasi annui.
I prodotti
• Limone
• Limone rosso
• Bergamotto
• Chinotto
• Pompelmo
• Kumquat
• Calamondino
• Mandarino
• Combava o Papeda
• Finger lime
• Lima verde
• Lima rossa
• Mano di Buddha
• Cedro
Mano di Buddha
"I nostri prodotti raggiungono tutta l'Europa - conclude l'agronomo - grazie ai grossisti che li piazzano anche presso la grande distribuzione italiana e internazionale. La lavorazione avviene nei nostri magazzini dove le piante vengono controllate e rinvasate in contenitori colorati per essere trasportate su tir refrigerati, alla temperatura di +14 - +16 °C. Disponiamo della certificazione MPS base, che attesta il rispetto in materia di risparmio energetico, risparmio idrico, rifiuti, fertilizzanti e pesticidi".
Contatti:
Rete Vivaistica Siciliana
Via Ponte Cicero Vigliatore, sn
98050 – Terme Vigliatore (ME)
Te.: +39 333 49 97 303
Email: [email protected]
Web: www.vivaiinrete.com