Kamila Valieva, pattinatrice russa squalificata, ha attribuito il suo test antidoping positivo a un dessert di fragole, contaminato dal farmaco per il cuore del nonno. Il Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS) ha specificato nel suo rapporto che Valieva, all'epoca 15enne, ha sostenuto che la sostanza proibita trimetazidina è entrata nel suo sistema attraverso una contaminazione accidentale.
Questa spiegazione è emersa dopo il suo test positivo durante i Giochi Olimpici Invernali del 2022, dove ha gareggiato sotto il Comitato olimpico russo e inizialmente ha vinto una medaglia d'oro. Il CAS, tuttavia, ha trovato la sua spiegazione non plausibile e insufficientemente supportata da prove, che ha portato una squalifica di quattro anni effettiva fino a Natale 2025, sottolineando la rigorosa responsabilità a prescindere dall'età.