Completata una soddisfacente stagione del clementine Comune e della varietà più tardiva Hernandina, si è passati al mandarino seedless Tang Gold, la cui campagna si è conclusa nei giorni scorsi, in anticipo. A parlarne è Natalino Gallo, presidente dell'Organizzazione di produttori Agricor di Corigliano-Rossano (CS), proprietaria del marchio commerciale Gallo.
"La nostra campagna del Tang Gold a marchio Eccelsa è terminata il 28 febbraio 2024, con risultati positivi, anche se in anticipo di almeno una settimana", dichiara Gallo. "Come per le clementine Comune e Hernandina, se da un lato gli effetti climatici hanno decretato un'ottima qualità, dall'altro hanno inciso su rese inferiori. La siccità, ovvero la scarsità di piogge, e le temperature medie più elevate del normale sono state il leitmotiv di questa stagione agrumicola".
Gli ettari coltivati a Tang Gold nella Piana di Sibari, in crescita per il prossimo anno, sono ripartiti in tre tipi di impianti, corrispondenti a sistemi produttivi diversi: biologico, a residuo zero e a filiera controllata. "In tutti e tre i casi, i nostri mandarini Tang Gold risultano di grande qualità, con un sapore unico e genuino, e una buccia edibile al 100% - spiega Gallo - In particolare, 'residuo zero' è sinonimo di qualità superiore, di produzione e consumo responsabile. Significa utilizzare metodi agricoli sostenibili e sicuri, e coltivare frutti sani, privi di materiali di sintesi chimica. Ed è su questo che siamo fortemente focalizzati e lo saremo sempre di più per il futuro".
Il segreto è non avere fretta
"Ci avvaliamo delle tecniche più innovative ed ecologiche per preservare i delicati equilibri dell'ecosistema locale. Selezioniamo solo ciò che la terra può offrire stagionalmente, rispettando i suoi cicli naturali", dichiara Gallo. "Serve tempo per dare vita a prodotti di qualità. Per questo seguiamo le logiche della natura e non del mercato, senza forzare le nostre piante. Il vero successo non sta nel profitto, ma nella realizzazione di un sistema di valori condivisi, in cui il rispetto della natura è strettamente collegato a quello delle persone".
Il cambiamento climatico è però una sfida, secondo il presidente della Op Agricor, perché diventa difficile fare programmi. "Abbiamo registrato un 20% in meno di produzione generale per gli agrumi, ma le temperature elevate hanno favorito la qualità dei nostri frutti. Sono mancate le escursioni termiche e, specialmente nella fase iniziale della campagna, gli agrumi non hanno raggiunto la giusta colorazione e il calibro adeguato. A metà ottobre, infatti, si registrava ancora un clima caldo-umido, con temperature che hanno sfiorato i 30 °C e che hanno favorito l'insorgenza di fitopatie. Questo, in aggiunta alla maggiore irrigazione, ha fatto lievitare i costi di produzione".
Gallo sottolinea: "Il caldo e la crisi inflattiva avevano creato a inizio stagione non poche preoccupazioni, ma fortunatamente, a livello qualitativo e commerciale, è proseguito tutto bene sia sul mercato italiano che su quello estero. I riscontri dei consumatori sono stati positivi e questo ci ripaga del duro lavoro nel fornire prodotti sani e della massima qualità possibile".
Confezioni eco-friendly
"Ormai da tempo, stiamo riducendo l'utilizzo della plastica nelle nostre confezioni, in favore del cartoncino. È una scelta etica e sostenibile che aiuta a valorizzare ancora di più le nostre produzioni. Per confezionare la frutta coltivata dai nostri agricoltori, scegliamo infatti packaging eco-friendly, riciclati e a loro volta riciclabili, come il cestino 100% cartone utilizzato come base di ogni confezione", sottolinea il presidente della Op Agricor.
"Per i prodotti biologici, inoltre, la copertina flessibile in plastica r-PET viene sostituita da una rete in tessuto: l'imballaggio totalmente green permette di abbinare la massima sostenibilità del contenuto alla massima sostenibilità del contenitore. Ogni imballaggio racconta una storia ricca di tradizione e, grazie all'utilizzo di un apposito QR Code, è possibile avere informazioni aggiuntive sul prodotto", conclude Gallo.
Per maggiori informazioni: www.gallofrutta.net/it