La campagna delle clementine procede con prezzi più alti del previsto. Il mercato pare risentire della riduzione delle rese nei diversi areali clementinicoli, con una flessione produttiva fino al 40%, ma a creare qualche squilibrio commerciale sono i calibri piccoli, che non vengono ben accolti dagli operatori.
"Temperature elevate e piogge assenti per diversi mesi hanno comportato difficoltà in campo. In tanti, ma non tutti, hanno avuto difficoltà a irrigare. Le clementine che stiamo fornendo sono comunque di ottima qualità, con un buon rapporto tra acidi e zuccheri. Stiamo raccogliendo il prodotto al giusto stadio di maturazione, senza tecniche estreme per anticipare o ritardare gli stacchi", dice Vincenzo Stellaccio, un agrumicoltore di Palagiano (Taranto) con 12 ettari dedicati a clementine.
(In foto a lato, clementine varietà SRA 89 e Fedele in raccolta).
"Le recenti escursioni termiche quasi anomale per il periodo, con minime vicino allo zero, hanno favorito un ulteriore viraggio, agevolando la colorazione dei frutti, elemento che, insieme alla pezzatura, diventa tra quelli rilevanti per un buon collocamento del prodotto".
Vincenzo Stellaccio
Il clima è dunque favorevole, ma la continua assenza di precipitazioni mette a dura prova i coltivatori, specie per chi si trova in un comprensorio sprovvisto di una rete idrica efficiente.
"Stiamo tuttora irrigando con continuità - riprende l'imprenditore pugliese - Un'assurdità, per questo periodo dell'anno. Molti colleghi agricoltori hanno avuto acqua solo per brevi momenti, nei mesi precedenti. Grazie all'assenza di piogge, d'altra parte, le problematiche sulla buccia appaiono limitate e i frutti hanno un'ottima tenuta. Ciò ci consente fornire un prodotto di qualità e di lavorare con serenità. La stagione in corso, che rimane comunque positiva, è ancora lunga e ora si avvicina il momento più interessante, cioè quello delle festività natalizie".
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