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L'Argentina destina 600mila tonnellate di pomacee all'export

Nei giorni scorsi, dal porto di San Antonio Oeste, sono partite circa 600mila tonnellate di pere e mele raccolte nell'Alto Vale de Rio Negro, in Argentina. Questo segna l'inizio della stagione di esportazione di questa stagione, con un aumento previsto del 20% rispetto alla precedente, secondo i dati del governo provinciale.

La prima destinazione dei frutti sarà il Brasile. Da lì saranno spediti in altri Paesi, tra cui la Russia, principale acquirente dei frutti prodotti nell'Alto Vale. In questo contesto, Facundo Fernández, segretario per la frutticoltura di Rio Negro, ha spiegato che la regione gode di "condizioni di raccolta favorevoli, aiutate dal recupero di rese di alta qualità che soddisfano gli standard internazionali".

"Quest'anno il clima è stato più in linea con quello tradizionale della regione. Non abbiamo avuto gelate tardive o grandinate, il che favorisce la produzione di pere pulite e prive di difetti".

Il grafico sottostante mostra l'andamento mese per mese delle esportazioni di frutta in container dall'Argentina tra gennaio 2020 e dicembre 2023. I dati provengono dal servizio di intelligence marittima DataLiner, di Datamar.

Inoltre, Fernández ha sottolineato: "Sebbene la struttura dei costi sia molto elevata, il tasso di cambio favorevole, che dovrebbe dare impulso all'economia delle esportazioni della provincia, alimenta le nostre speranze".

Per quanto riguarda la Russia, principale acquirente dei frutti di Rio Negro, Fernández ha dichiarato: "A causa della guerra tra Russia e Ucraina, diverse compagnie di navigazione hanno limitato l'ingresso dei nostri prodotti. Quest'anno la situazione è stata sanata in anticipo, permettendoci di recuperare la quota di mercato persa a causa del conflitto".

La raccolta di pere e mele nella Valle del Rio Negro genera ogni anno un notevole volume di occupazione, con attività che si protraggono fino a maggio.

Per maggiori informazioni: datamarnews.com

Data di pubblicazione: