"Sarà un processo lungo, ma noi intendiamo sottolineare il ruolo delle donne nel settore ortofrutta e chiediamo di essere ascoltate e diventare partecipi nei tavoli che contano", così dichiara a FreshPlaza
Alessandra Ravaioli, presidente della Associazione nazionale "Le Donne dell'Ortofrutta", costituita a dicembre 2017. "Finora abbiamo smosso le acque, soprattutto in termini di visibilità, ricevendo incoraggiamenti, curiosità e interesse. Tutti ci chiedono cosa significhi una
visione al femminile dell'ortofrutta. Per noi è molto chiara: un approccio empatico al consumatore e una sensibilità al dettaglio e alla qualità delle produzioni".
Evento per la costituzione dell'Associazione.
A sei mesi dalla sua costituzione, l'associazione conta finora 67 membri. La presidente nota che la distribuzione geografica è molto interessante: "Abbiamo socie aderenti in tutta Italia, dal Piemonte, al Trentino Alto Adige, dal Veneto all'Emilia Romagna, Marche e Umbria, fino alla Campania, Puglia e Basilicata.
Una rappresentanza trasversale che mette in rete tutta l'Italia".
Altrettanto interessante la distribuzione per tipologie professionali delle donne aderenti all'associazione: dalle imprenditrici titolari di aziende, alle dirigenti di società importanti, a nomi noti della grande distribuzione organizzata, da esperte nel settore della consulenza a comunicatrici operanti in vari media del settore.
Annabella Donnarumma e Alessandra Ravaioli
Alessandra Ravaioli sottolinea: "La scelta di aderire è motivata dalla esigenza di fare rete come associazione e come donne esperte del settore ortofrutta. Il cuore dell'Associazione sta proprio qui, nel rivendicato bisogno delle addette ai lavori di confrontarsi, conoscersi, interagire e - perché no? - costruire progetti insieme. Il confronto aperto, diretto e sincero tra le professioniste che compongono l'Associazione è un arricchimento per tutte, umano e professionale. Le Socie partecipano alla vita dell'Associazione individualmente e non in rappresentanza dell'azienda da cui provengono. Ognuna prende parte alle attività e si confronta con le altre come persona e questo è un altro grande punto di forza. Il dialogo diretto e sincero che si attiva tra rappresentanti della filiera che vanno dalla produzione alla distribuzione al packaging è un valore per tutte noi e spero anche per il settore ortofrutta".
In tempi brevi, l'associazione metterà online il proprio sito web e un forum dove sarà possibile un confronto e approfondimento sui temi prioritari. Sono in calendario per il prossimo semestre diversi appuntamenti: a ottobre, visite alle aziende socie di Ferrara e partecipazione al Festival di Internazionale, sempre a Ferrara. Di export (di mele e frutta in genere) si parlerà in occasione di Interpoma 2018, con un convegno organizzato dall'Associazione che metterà in evidenza testimonianze e
case history di associate da tutta Italia. A dicembre sarà organizzata la prima Assemblea annuale in Sicilia: un'occasione per le associate di incontrarsi e stare insieme in un contesto di straordinaria bellezza e di grande importanza per l'ortofrutta italiana.
Evento a Macfrut 2018 - "L'ortofrutta allo specchio". La sala e il tavolo delle relatrici.
Proseguono inoltre le attività di creazione di legami con donne di altri paesi: "Ci stiamo organizzando per ampliare la rete in Europa e nel mondo con uno sguardo particolare all'Africa, dove abbiamo già attivato un accordo di scambio e abbiamo già ricevuto richiesta di altri interventi di questo tipo. Questo tema è di estrema attualità, in questi giorni, e siamo consapevoli e determinate a creare una vera e propria rete di scambio con le imprenditrici africane perché è da loro che potrà svilupparsi un approccio di crescita necessario".
L'Associazione nazionale "Le Donne dell'Ortofrutta" costituisce al momento un unicum in tutto il mondo. Nel muovere i suoi primi passi, ha beneficiato di autorevoli sostegni, come quello dell'assessore all'agricoltura della regione Emilia-Romagna Simona Caselli, in qualità di Presidente di Areflh (Associazione delle Regioni Ortofrutticole Europee).
Evento per l'8 marzo a Bologna
"Alla fine, però - conclude Ravaioli - dipende da noi compiere i passi giusti. Serve coraggio nel far valere le proprie competenze e sicurezza sulle nostre capacità. Noi siamo parte attiva del business che conta e crediamo che la nostra voce possa arricchire il settore ortofrutticolo".
Per aderire inviare mail di richiesta a: [email protected]