Parallelamente, Greenyard ha immediatamente interrotto la produzione nell'impianto ungherese di Baja.
Come risultato, Greenyard ha deciso di chiudere tale tunnel (che produce il 3% circa del volume prodotto dalle attività di surgelazione) e ha esaminato l'autorizzazione della struttura insieme alle autorità. Il riavvio della fabbrica avverrà sotto una rigorosa supervisione. La società ha adottato una serie di rigorose procedure di rilascio e le manterrà fino a quando sarà ritenuto necessario.
In seguito alla suddetta autorizzazione, la società è pronta a rifornire i suoi clienti con prodotti provenienti dal suo impianto ungherese. Inoltre, Greenyard ha assicurato soluzioni alternative per compensare la temporanea indisponibilità di determinate referenze, al fine di garantire ai nostri clienti il minimo disturbo possibile. Greenyard si rammarica dell'impatto che questo potenziale caso di contaminazione e il conseguente ritiro ha avuto sulla clientela e sui consumatori e li ringrazia per il supporto e la fiducia continui.
"Salute e sicurezza alimentare sono sempre al primo posto e questo ci ha permesso di individuare e porre rimedio alla situazione in linea con tutti i regolamenti e le procedure, in stretta collaborazione con le autorità competenti" si legge in una nota.
Per sua iniziativa, Greenyard ha deciso di produrre con livelli più rigorosi che permettono di tenersi persino al di sotto della soglia legale e di implementare misure di sicurezza e pulizia aggiuntive. Anche la gestione della qualità è in cima alla lista delle priorità ed è in procinto di reclutare un responsabile del gruppo che si occupa della qualità e della sicurezza alimentare, il quale farà parte della squadra di gestione da quel momento in poi.
Fino ad oggi, Greenyard non ha ricevuto alcuna lamentela o ulteriori informazioni ufficiali riguardanti o derivanti direttamente dalla suddetta epidemia di Listeria. "Prendiamo come riferimento il sito web di EFSA per ulteriori informazioni relative alla ricerca della connessione tra l'epidemia e il nostro impianto ungherese" continua la nota. In linea con le autorità locali Greenyard vorrebbe sottolineare ancora una volta che le istruzioni di cottura sulla confezione devono essere seguite adeguatamente per la preparazione degli alimenti surgelati.
Con il riavvio dell'impianto, Greenyard confida che l'impatto finanziario totale del ritiro dal mercato dei prodotti si manterrà entro il valore precedentemente indicato di 30 milioni di euro (al netto dopo l'assicurazione).