Il gigante buono del Macfrut è a firma Sorma Group
Ma procediamo con ordine. Il prodotto sfuso, raccolto sul retro del macchinario, viene condotto da un nastro trasportatore verticale (foto qui accanto) verso la sommità del macchinario, dove viene riversato in una vasca con 14 canali vibranti in acciaio. La vibrazione sposta il prodotto verso le bocchette di uscita, che immettono nelle 14 bilance.
Le bilance sono controllate da un computer che, registrando l'esatto contenuto di ciascuna di esse, apre la sequenza di bilance la cui somma di prodotto corrisponde al netto da inserire nelle confezioni.
Anche le palette alle bocchette di uscita (foto qui sotto) sono regolate da impulsi elettrici. Il computer le apre solo quando la bilancia sottostante ha già rilasciato il prodotto.
Il prodotto rilasciato dalle bilance viene convogliato in un tubo centrale ed entra nel materiale di confezionamento già sagomato intorno al tubo stesso. Sul retro del macchinario, infatti, si trovano le bobine di materiale da imballo (nella foto sotto vediamo il rullo con la rete progettata dalla Sorma per la confezione Vertbag - vedi articolo correlato).
Nella foto sotto vediamo invece il materiale da imballo avvolto intorno al canale nel quale discente il prodotto. Il rullo viene sagomato e saldato in 3 punti.
Come spiega il tecnico Manuel Francesconi, questo macchinario può lavorare con due distinte linee di confezionamento, ognuna delle quali lavora alla velocità di 40 confezioni al minuto, per un totale di 80 confezioni al minuto.
Inoltre la linea di confezionamento prevede anche la funzione di cassettatrice. Le confezioni di prodotto vengono infatti raccolte alla file della linea e inserite sei alla volta in cassette caricate su un canale a parte (vedi foto qui sotto).
Filmato della confezionatrice in azione. Parte 1/2 (clicca qui).
Filmato della confezionatrice in azione. Parte 2/2 (clicca qui).
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