Ricerca italiana: uva modificata per ottenere una maggiore resa
La vite è stata ampiamente coltivata nel Vecchio Mondo per secoli. Da allora sono stati compiuti numerosi sforzi per migliorarne la qualità, attraverso incroci e, ultimamente, attraverso l’ingegneria genetica. Gli autori del lavoro hanno trasferito un gene che codifica per un passaggio chiave nella sintesi dell’ormone auxina nelle cultivar Silcora e Thompson Seedless.
Il numero medio di infiorescenze per stelo nella cultivar Thompson Seedless, che normalmente ne presenta un numero piuttosto basso, risulta raddoppiato nelle piante modificate. Il numero di acini per grappolo risulta incrementato in entrambe le varietà.
I ricercatori hanno inoltre visto che la qualità e il valore nutrizionale del frutto transgenico è sostanzialmente equivalente a quello del controllo non modificato.
Articolo originale: E. Costantini, L. Landi, O. Silvestroni, T. Pandolfini, A. Spena and B. Mezzetti. Auxin Synthesis-Encoding Transgene Enhances Grape Fecundity. Plant Physiology (2007) 143, pp. 1689-1694
Si ringrazia per la gentile collaborazione: Eleonora Cominelli
Dipartimento di Scienze Biomolecolari e Biotecnologie
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