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I produttori di banane dei paesi ACP preoccupati per le richieste avanzate dall′Ecuador

Le organizzazioni di produttori di banane ASSOBACAM (Camerun), CBEA (Caraibi) e OCAB (Costa D'Avorio), espressione dei paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) hanno manifestato preoccupazione per i possibili esiti delle negoziazioni tra l'Unione Europea e i produttori di banane sudamericani, Ecuador in testa.

I paesi ACP sottolineano come l'attuale tariffa doganale europea sull'importazione di banane dal Sudamerica (176 euro/ton), lungi dall'aver ostacolato i traffici, li ha anzi favoriti. Infatti, dall'entrata in vigore della tariffa (primo gennaio 2006) e per tutto il 2006, i paesi dell'America Latina hanno esportato in Europa 325.000 tonnellate di banane in più rispetto al 2005 e 83.000 tonnellate in più solo nel primo trimestre 2007 in confronto allo stesso periodo del 2006. Dal punto di vista dei produttori ACP, a guadagnarci sarebbero stati anche i produttori di banane e i consumatori europei, che hanno potuto fruire di banane a prezzi inferiori.

Ora però che l'Unione Europea sta per aprire un corridoio preferenziale al prodotto dei paesi ACP, le cui banane saranno esentate dal pagamento delle tariffe doganali, un fronte di contrasto si è aperto tra paesi dell'America Latina e Unione Europea. L'Ecuador ha ufficialmente richiesto in sede WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio) che la tariffa europea di 176 euro/ton venga progressivamente ridotta lungo un arco di sei anni.

Si oppongono a ciò i paesi ACP, che invece vorrebbero "spalmare" la riduzione delle tariffe su un arco di dieci anni. I paesi ACP contestano inoltre che il loro prodotto costituisca una concorrenza temibile per il Sudamerica: infatti l'export di banane dei paesi ACP rappresenta solo un 19% sul mercato europeo, contro il 68% dei paesi dell'America Latina.