Una panoramica sul mercato russo – 36ma settimana
Le verdure hanno scalzato la frutta estiva dalla leadership nelle vendite, grazie alle circostanze climatiche favorevoli (temperature tra i 12 e i 20 gradi) nella parte europea della Russia. In Siberia, invece, si registrano ancora temperature superiori ai 20 gradi.La Cina ha cominciato le vendite di varietà estive di mele nella parte asiatica del paese, con livelli assai elevati di prezzo - 1,175 $/kg.
Il volume totale degli arrivi è stato pari a 8.500 pallets – tutti dall’Argentina, la metà dei quali sono stati limoni. Il perdente della settimana sono stati i meloni, che hanno perso 1/3 del loro prezzo, scendendo a 0,78 $/kg alla fine della settimana.
Arance
La situazione è stata resa più difficile dai grossi stock di spedizioni precedenti e ancora presenti sul mercato, che sono stati venduti a 0,835 $/kg. Nel frattempo, le arance fresche sono state offerte a 0,94 $/kg a San Pietroburgo, ma senza grande dinamismo nella domanda. Sebbene a Mosca i prezzi fossero saliti a 1,02 $/kg, la disponibilità di grandi quantitativi di “vecchie” arance ha spostato l’interesse dei commercianti verso queste ultime. Tutto quanto sopra detto si riferisce al prodotto sudafricano; le arance argentine invece, nonostante la qualità accettabile, non hanno spuntato più di 0,78 $/kg.
Limoni
I prezzi sono andati leggermente risalendo e si è raggiunto il livello di 1,00 $/kg nella 36ma settimana. Considerata la sempre minore presenza di prodotto sul mercato, la domanda si è focalizzata sulla qualità.
Mandarini
Il volume di mandarini di fresca consegna risulta in 2.000 tonnellate. Il problema riguarda quanta parte del prodotto risponde ai requisiti di mercato, considerato il fatto che la domanda sta chiedendo prodotto di qualità.
Pompelmi
I grandi quantitativi giunti sul mercato la settimana scorsa hanno influenzato il prezzo della merce sudafricana – 1,515 $/kg. Il livello di prezzo per i pompelmi argentini è rimasto stabile a 1,30 $/kg.
Mele
Le partite disponibili sono ancora piene di mele cilene e argentine recentemente giunte sul mercato e per le quali non c’è prezzo. La Cina ha cominciato a entrare sul mercato siberiano con le varietà estive di mela. Il prezzo per la merce di provenienza moldava è stato influenzato dalla colorazione: le mele pienamente rosse hanno spuntato un prezzo massimo di 0,86 $/kg e un minimo di 0,745 $/kg. Le prime Granny francesi hanno fatto preoccupare i commercianti a causa del prezzo elevato – 1,80 $/kg. L’assortimento di mele dovrebbe ampliarsi costantemente nelle prossime settimane.
Pere
La maggioranza delle pere presenti sul mercato è stata costituita dalla varietà Conference. Il prezzo per i calibri 65/75 si è attestato su 1,44 $/kg. Per i calibri 70/80 si è registrato 1,57 $/kg, mentre i calibri 75/85 e oltre hanno raggiunto 1,73 $/kg. Altre varietà presenti sul mercato sono state: Triumph 80/90 – 1,31 $/kg, Durandeau 60/70 – 1,37 $/kg.
Uva da tavola
Le uve di produzione locale, provenienti dalla regione di Krasnodar, sono state vendute al prezzo di 0,94 $/kg. La varietà nera Isabella, proveniente dalla Moldavia, è risultata leggermente più cara – 1,00 $/kg. A un livello di prezzo più alto si è collocato il prodotto proveniente dall’Uzbekistan (1,18 $/kg) e quello turco (uva Sultana a 1,29 $/kg). Discreta la domanda anche per le varietà italiane e spagnole, decisamente più costose.
Kiwi
L’actinidia ha preoccupato gli importatori, a causa dei prezzi elevati. Scarso, infatti, il prodotto disponibile (tutto proveniente dalla Nuova Zelanda), che ha raggiunto un livello di prezzo anche di 2,80 $/kg. Alcuni furbi hanno perciò applicato la regola delle confezioni “leggere” ai kiwi neozelandesi, offrendo pacchi da 9 kg invece dei soliti 10 kg.
Frutta estiva
Il mercato ha reagito prontamente al fatto che le elevate temperature in Europa hanno influenzato la qualità delle pesche. Se il mercato di San Pietroburgo è rimasto attivo, con un livello di prezzo di 1,74 $/kg, le vendite sul mercato di Mosca si sono fermate del tutto, con conseguente repentino calo dei prezzi, che sono scesi a 1,17 $/kg per il prodotto greco e a 1,40 $/kg per quello spagnolo, decisamente migliore qualitativamente. Le nettarine stanno concludendo la loro stagione, sicché i volumi disponibili sono stati piuttosto scarsi, con domanda prevalente sull’offerta e prezzi schizzati di conseguenza a 2,00 $/kg. Anche le susine provenienti dalla Serbia, specialmente se di grosso calibro, hanno spuntato prezzi più alti, fino a 1,37 $/kg. In generale, comunque, la stagione della frutta estiva volge al termine e la domanda si sta spostando verso gli ortaggi.
Ortaggi
I prezzi delle verdure sono aumentati in modo significativo al crescere della domanda, nonostante la presenza di grandi quantitativi di merce di produzione locale. I pomodori sono aumentati fino a 1,37 $/kg, malgrado vi fosse ancora disponibilità di prodotto delle regioni meridionali, offerto a 1,18 $/kg. La domanda ha riguardato perfino i pomodori importati dal Belgio, con prezzi di 1,63 $/kg per i pomodori a strato e di 2,03 $/kg per quelli a grappolo. I cetrioli hanno spuntato un prezzo di 1,18 $/kg, mentre i peperoni provenienti da Olanda e Belgio sono stati venduti a 3,05 $/kg e 3,13 $/kg rispettivamente. Solo la lattuga cinese prodotta in Polonia ha limato il prezzo di 0,12 $/kg, collocandosi a 1,02 $/kg alla fine della 36ma settimana. Le cipolle, di provenienza locale, sono state vendute a 0,32 $/kg.
Pavel Bandurovsky
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