Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Creare una cultura del biologico

Il mondo del bio italiano risponde alle accuse dei detrattori

Bologna - L’Italia è il primo produttore bio a livello europeo, mentre i consumi, seppur in ripresa come attestano gli ultimi dati, si collocano su livelli inferiori rispetto a quelli di altri paesi. Per favorire l’ulteriore incremento della domanda sul mercato nazionale occorre investire con decisione sull’educazione a una corretta alimentazione modificando l’approccio culturale dei consumatori nei confronti del bio.
Un risultato che può essere ottenuto solo attraverso una stretta collaborazione sinergica tra i diversi soggetti della filiera: produttori, associazioni di rappresentanza, distribuzione e istituzioni. Va in questa direzione il Disegno legge sul bio approvato dal Consiglio dei Ministri su indicazione del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Attualmente all’esame del Parlamento, si propone di disciplinare in maniera organica il settore dell’agricoltura biologica.

È quanto ha dichiarato a Bologna, nell’ambito della 19ma edizione di Sana, Guido Tampieri, Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, intervenendo al "processo" organizzato per "difendere" il biologico da accuse infondate come quelle contenute nei servizi recentemente pubblicati da alcuni media.

Nel corso della affollata tavola rotonda, coordinata da Enrico Cinotti, redattore de “Il Salvagente”, importanti rappresentanti italiani del settore, quali Paolo Carnemolla (presidente Federbio), Roberto Pinton (segretario Assobio) e Maurizio Zucchi (Direzione Qualità Coop Italia), hanno smontato una ad una le accuse rivolte al biologico. Un comparto, è stato ricordato, che grazie alle tecniche di coltivazione "pulite" e ai rigorosi controlli sui prodotti effettuati da enti di certificazione riconosciuti ed accreditati in tutto il mondo, offre importanti garanzie sotto il profilo della tutela dell’ambiente e della salute dei consumatori.

In questo settore, l’Italia si pone in testa alle classifiche europee e mondiali grazie a 45.000 aziende agricole, 4.700 imprese di trasformazione, 1.200 dettaglianti, centinaia di tecnici, migliaia di addetti e una superficie di oltre 1 milione di ettari coltivati senza utilizzare sostanze chimiche di sintesi per offrire ai consumatori prodotti assolutamente sani e genuini e salvaguardare l’acqua, il suolo e l’aria.

Al "processo" al bio andato in scena al Sana ha partecipato anche Marco Columbro, noto personaggio televisivo da sempre sostenitore dell’agricoltura biologica e da alcuni anni anche produttore. Nel suo intervento, Columbro ha sottolineato l’importanza di un’adeguata campagna di informazione finalizzata a far conoscere ad una fetta sempre più ampia di consumatori le caratteristiche e i vantaggi di un’alimentazione basata su prodotti bio. Secondo Columbro, infatti, aumentando la consapevolezza dei cittadini su questi temi si può costruire una cultura del biologico, che può così diventare un vero e proprio stile di vita.
Data di pubblicazione: