Gli agricoltori preoccupati per le modifiche alla legislazione UE sui pesticidi
Nel corso delle prossime settimane, i membri del Parlamento europeo riceveranno una cartolina contenente il profilo di ciascuna azienda agricola e una lista di effetti che discendono dall'applicazione delle nuove norme, soprattutto di quella introdotta dalla Commissione Ambiente dell'UE, la quale prevede che i pesticidi vengano valutati più in base ai loro rischi potenziali che non su reali e comprovati effetti dannosi. La norma comporterebbe la sparizione dal mercato di sostanze utilizzate a lungo senza rischio dagli agricoltori, per difendere le proprie coltivazioni. Contestualmente, la proposta di diminuire i quantitativi attualmente impiegati, renderebbe le conseguenze ancora più marcate.
I cambiamenti legislativi proposti comportano effetti diretti sulla vita e sul lavoro degli agricoltori, compromettendo, come estrema conseguenza, la capacità stessa dell'Europa di produrre il cibo quotidiano necessario ai suoi abitanti. Riflessi diretti si avrebbero infatti per la produzione di agrumi, mele, pomodori, uva, olive o vino, solo per citare alcuni esempi. Gli agricoltori sono preoccupati per il loro futuro e per la sostenibilità stessa dell'agricoltura europea: come potranno combattere parassiti e patologie con così pochi fitofarmaci disponibili?
Paul Dolleman, un produttore portoghese di ortaggi in foglia, spiega come l'equilibrio sia un valore chiave per l'ambiente: "Nella mia azienda, il 95% del prodotto è a zero residui, grazie ad un programma di utilizzo bilanciato dei pesticidi. Le nuove norme europee limiteranno il numero e la varietà di pesticidi disponibili e i prodotti che rimarranno saranno usati più frequentemente, con la conseguenza negativa di generare resistenze e portare a usi sempre più massicci."
Adam Falba, un produttore polacco di cipolle, invita a promuovere un utilizzo responsabile dei pesticidi, più che a imporre una loro riduzione: "Le nuove norme potrebbero avere conseguenze disastrose e portare a una riduzione di oltre il 50% nei fitofarmaci impiegati in agricoltura. I costi di produzione crescerebbero e si rifletterebbero in un aumento generalizzato dei prezzi dei prodotti alimentari, con difficoltà sia per i produttori sia per i consumatori."
La campagna di cartoline partirà con il messaggio di Philip Huxtable, un agricoltore britannico che dice: "Molte persone pensano che utilizziamo i pesticidi a scopo di lucro, ma in verità questi mezzi sono l'ultima linea di difesa nella battaglia contro parassiti e patologie."
Fonte: farminguk.com