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Il mondo si avvia verso una crisi energetica

Esiste la reale possibilità che il mondo debba affrontare una crisi energetica. L'Agenzia Internazionale per l'Energia (AIE) tiene in debito conto la possibilità di un grave deficit energetico da qui al 2015. Così scrive l'agenzia nelle 674 pagine del volume World Energy Outlook, la relazione annuale sul mercato energetico, presentata a Londra. Una situazione di scarsità può portare all'improvviso aumento dei prezzi di petrolio e gas, come in effetti sta accadendo.

Il fabbisogno di petrolio aumenterà nel 2015 di ben 37 milioni di barili al giorno rispetto ad oggi. La richiesta mondiale è stata pari a 85 milioni di barili al giorno l'anno scorso. Una considerevole parte dell'aumento proviene dal settore automobilistico cinese. Al momento soltanto 20 cinesi su 1000 possiedono un'automobile, nel 2030 saranno 200.

L'agenzia si aspetta che nei prossimi anni verranno scoperte ancora nuove e sufficienti fonti per ovviare alla domanda. Ma ci sono anche altre opinioni. Shokri Ghanem, il proprietario dell'azienda statale petrolifera libica, dice infatti:" Abbiamo a che fare con un problema serio, in quanto l'offerta non può superare un determinato livello, calcolabile intorno a 100 milioni di barili al giorno".

L'esplosivo aumento della richiesta di energia comporta anche conseguenze drastiche sul clima. L'emissione di anidride carbonica - il gas che viene ritenuto responsabile dell'effetto serra - aumenterà di quasi il 60% nel 2030, secondo le stime dell'AIE. Ciò porterà un aumento medio della temperatura di 6 gradi. Per mantenere l'aumento di temperatura contenuto a soli due gradi sarebbero necessari investimenti del valore di 13.200 miliardi di dollari: quasi il volume dell'intera economia degli Stati Uniti.

Fonte: volkskrant.nl