"Ken Smith della Greencell: "I limoni continueranno a scarseggiare"
"In California i quantitativi sono minori e dunque i prezzi sono elevati, mentre l'Argentina ha avuto problemi dovuti al gelo, con conseguente termine anticipato della stagione. Si è creato pertanto un gap nell'offerta, prima dell'avvio delle forniture dalla Turchia", dice Ken Smith.
Secondo il rappresentante della Greencell, sta aumentando la domanda per il prodotto di provenienza sudafricana: "In generale la qualità è migliore rispetto ai limoni argentini. Il vero problema quest'anno sta nel calibro del prodotto sudafricano, minore rispetto al solito, sicchè si paga parecchio per i limoni di taglio medio."
Ora è il momento dei limoni turchi e spagnoli; Ken Smith commenta: "La Turchia presenta un 40% in meno di prodotto e le prime stime per la Spagna parlano di un -30%, sicchè i prezzi permangono elevati."
Secondo Ken Smith, anche la domanda di limoni da parte del mercato russo sta contribuendo alla formazione del prezzo: "La Russia acquista limoni turchi per un prezzo compreso tra 1,15 e 1,20 euro/kg, mentre il prezzo dei limoni spagnoli oscilla tra 1,05 e 1,10 euro/kg. Questi sono prezzi impensabili in confronto con l'anno scorso."
Al momento pare esserci un minimo di volume in più disponibile dalla Spagna, ma la produzione rimane bassa e si rimarrà in una situazione di scarsità: "Le cose diventeranno difficili a febbraio, in quanto il calo produttivo per la varietà spagnola Verna è previsto al 55%, mentre per quel periodo i limoni turchi saranno già terminati", sottolinea Ken Smith.
La produzione spagnola, secondo le attese, dovrebbe fermarsi quest'anno a 547.000 tonnellate (erano 834.000 l'anno scorso). "Chi vivrà, vedrà", conclude Ken Smith.
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