Apertura straordinaria del Centro Agroalimentare di Roma per riequilibrare prezzi e quantitativi
"Per facilitare gli approvvigionamenti delle famiglie ai punti vendita al dettaglio e accelerare la normalizzazione delle attività delle nostre aziende grossiste di ortofrutta – dice l'amministratore delegato di Cargest Massimo Pallottini – abbiamo concordato con la categoria un giorno in più di attività, sabato 15 dicembre".
Dal privilegiato punto di osservazione del Car, dopo la conclusione delle agitazioni, si ritiene comunque che la disponibilità commerciale delle produzioni ortofrutticole meridionali – pugliesi, calabresi, campane e innanzitutto siciliane – nei quantitativi normalmente commercializzati sulla piazza romana non potrà esser immediata. Per rivedere nei mercati le consuete disponibilità di peperoni e melanzane, clementine, zucchine e pomidori si dovrà attendere qualche mezza giornata.
Altrettanto inevitabile – come previsto dall'Ufficio studi Cargest – che i prodotti laziali (come le zucchine), che hanno sostituito in questi giorni i prodotti non arrivati dal Sud, manteranno prezzi un po' più alti del solito ancora qualche giorno.
Più precisamente, da una rilevazione effettuata in data 12 dicembre sui prezzi di merci di origine locale – con una disponibilità ridotta del 50%, soprattutto ortaggi a foglia e in genere – sono emersi soprattutto rincari delle insalate: la romana e la cappuccina da 1,30€-1,40€/kg ad 1,70€-1,80€/kg. La zucchina verde oscillava tra 1,20€-1,30€/kg e 1,80-2,00€/kg. Il cavolfiore bianco da 0,70€ a 0,80€/kg, mentre il cavolfiore romanesco è aumentato da 0,80€ a 1,00€ al kg.
Stabili i prezzi di spinaci (0,80€/kg) e bietole (0,70€/kg), come quelli di mele, pere e arance, mentre forte è stato il rincaro (+30%) delle clementine calabresi. Il ritorno dei Tir (anche dal Sud) è stato giudicato promettente e incoraggiante dalla maggior parte dei grossisti.
Fonte: Car