Uganda: non risolutivi i primi test su una banana OGM resistente alle fitopatologie
Gli scienziati del centro di ricerca nazionale di Kawanda stanno riponendo le proprie speranze in nuove varietà OGM, come alternativa alle cultivars locali, particolarmente vulnerabili all'attacco di parassiti e malattie. Già nel 2001, infatti, la maggior parte delle piantagioni ugandesi di banane furono colpite dal colpo di fuoco batterico (BacterialWilt), con perdite per 35 milioni di dollari. Il clima tropicale, particolarmente umido, favorisce il diffondersi di fitopatologie.
Il dottor Andrew Kiggundu, capo del progetto di ricerca, ha spiegato che la banana OGM è stata realizzata con l'inserimento di un gene resistente alla malattia della Black Sigatoka. Il problema è che gli effetti in campo sono stati molto diversi a seconda di dove il gene era stato inserito nel DNA della pianta.
Il prossimo obiettivo sarà dunque quello di selezionare le piante che si sono dimostrate più resistenti e condurre nuovi esperimenti. "Questo tipo di ricerca - ha spiegato Kiggundu - si trova ancora allo stadio embrionale in Uganda. Per esempio, al momento riusciamo a inserire solo un nuovo gene alla volta".
Fonte: africasciencenews.org