Piemonte: visita di una delegazione cinese agli impianti di kiwi
L'obiettivo della visita è stato quello di verificare alcuni parametri che permetteranno di aprire le esportazioni dei nostri frutti verso il grande mercato cinese.
E' infatti in previsione la firma di un protocollo di intesa tra il Ministero per le Politiche Agricole e l’AQSIQ (Amministrazione Generale di Supervisione di qualità, ispezione e quarantena della Repubblica Popolare Cinese) che fisserà i requisiti fitosanitari richiesti per l’esportazione di kiwi freschi da alcune Regioni italiane, tra cui il Piemonte, aprendo di fatto le porte di uno dei mercati in maggiore espansione.
La delegazione di ispettori cinesi prosegue la sua visita in altre Regioni del Nord Italia. Proprio in questi giorni, come previsto dal disciplinare produttivo, inizia la raccolta del frutto. "E' un'opportunità importante - spiega l’assessore all’Agricoltura Mino Taricco – per le nostre aziende e i nostri produttori: se tutte le verifiche preliminari avranno buon esito, si potrà firmare un'intesa che aprirà le esportazioni verso la Cina, notoriamente uno dei mercati più interessanti in questo momento a livello globale. Sarebbe un'ottima boccata di ossigeno per il settore del kiwi, un frutto che come sappiamo ha trovato sul nostro territorio un microclima favorevole e che è diventato uno dei nostri prodotti di punta".
Il kiwi in Italia e in Piemonte.
Il Piemonte rappresenta la seconda regione italiana, dopo il Lazio, per la produzione di kiwi: circa 5.000 ettari , distribuiti prevalentemente nella Provincia di Cuneo e in quella di Torino, per oltre il 20% della produzione italiana. Il kiwi rappresenta anche la maggior realtà del nostro export (+12% rispetto al 2006 per 1.000.000 di q.li esportati dal Piemonte), con prospettive di crescita importanti. L’ortofrutta piemontese occupa complessivamente una superficie di 51.273 ettari , che rappresentano il 5% della superficie agricola totale della Regione, ma hanno un peso pari al 15% in termini di produzione ai prezzi di base (480 milioni di euro – dati 2007); 10.800 sono le aziende frutticole.