Da parte loro, le autorità fitosanitarie argentine provvederanno a che ogni singolo esportatore si munisca di una documentazione comprovante i trattamenti chimici subiti dalla merce sia in fase di produzione che di confezionamento.
La Russia rappresenta uno dei principali mercati di esportazione per l'Argentina: durante i primi mesi dell'anno è stata commercializzata merce argentina per un valore di 264 milioni di dollari. Circa il 73% dell'export è costituito da pere, il 27% da limoni e il 18% da mele.
Finché anche la Russia non entrerà nel WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio) potrà mantenere i suoi standard sul livello massimo di residui chimici ammessi ad un valore che è 40 volte minore delle concentrazioni consentite, tra gli altri, da Unione Europea e dalla stessa Argentina.