Il mercato europeo delle patate attende con trepidazione dati certi sul raccolto 2009
D'altro canto, secondo le informazioni raccolte dall'unione dei produttori di patate dell'Europa Nord-Occidentale (NEPG), organizzazione che riunisce sotto una stessa bandiera Francia, Germania, Olanda, Belgio e Gran Bretagna, l'areale pataticolo 2009 vedrà un aumento dell'1,8 per cento, dovuto principalmente all'estensione (oltre il 10% in più) delle superfici coltivate nelle Fiandre.
"Forse un aumento dell'1,8 potrebbe sembrare poca cosa - osserva Guy Depraetere dell'unione dei pataticoltori del Belgio - ma non è così. Un aumento anche soltanto dell'1% comporta un calo di ben 6 punti percentuali nella quotazione delle patate. Perciò è una fortuna se la siccità metterà un freno alla produzione complessiva". Secondo le prime stime del NEPG, la resa produttiva per ettaro dovrebbe risultare quest'anno inferiore del 2%: combinando questo dato con la crescita dell'areale, il calo della resa dovrebbe risultare pari allo 0,3%.
"In questo modo c'è ancora speranza di spuntare prezzi migliori, dopo che le patate novelle sono rimaste inchiodate su un valore di 3 euro e che le Bintjes sono partite da un livello di 5 euro al quintale", commenta Depraetere, secondo il quale sarà possibile assistere quest'anno a grandi fluttuazioni di prezzo per le diverse partite di patate. "L'offerta di tuberi è infatti abbondante, ma mancano i calibri grandi, cosa che si rifletterà in meno merce disponibile per la trasformazione in patatine fritte. Al momento, poi, si segnala un peso in acqua del prodotto ai massimi storici, cosa che rende i tuberi più soggetti ad ammaccature. Ci si domada dunque come l'industria dovrà comportarsi con la gestione di questa merce".