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A cura dell'ALSIA

Tecniche innovative nel frutteto: diserbo localizzato, inerbimento, impianto irriguo a terra e baulatura

Si stanno affermando, in frutticoltura, alcune nuove tecniche colturali in grado di rispondere a specifiche esigenze di ottimizzazione dei costi e delle rese. L'ALSIA - Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura - ne esamina alcune nel suo Notiziario del 27 luglio 2010.

Diserbo
I nuovi orientamenti tecnico-scientifici impongono di evitare le lavorazioni al fine di ridurre le perdite di sostanza organica dal terreno e di non disturbare le radichette assorbenti che si sviluppano notevolmente in prossimità del punto di caduta della soluzione nutritiva. Allo scopo si stanno sviluppando delle pratiche agronomiche che prevedono il diserbo chimico localizzato sulla fila, la gestione meccanica delle infestanti negli spazi interfilari oppure l’inerbimento.



Il diserbo sulla fila è una pratica adottabile nella maggior parte degli impianti frutticoli e nella vite, con un contenimento dei costi e una maggiore rapidità delle operazioni colturali. Tale tecnica si è ulteriormente affermata con la diffusione degli impianti ad alta densità, su campi baulati con l’uso di manichette per l’irrigazione, che determinano apparati radicali molto superficiali che non consentono le lavorazioni meccaniche sulla fila.

Per poter effettuare il diserbo sulle piante in allevamento (primi due anni), senza determinare danni da fitotossicità da diserbante, è necessario che il giovane fusto sia protetto (altezza 30-40 cm). All’uopo vengono impiegati tubolari di facile applicazione, rigidi o flessibili, a struttura aperta o chiusa, in materiali di vario genere (polipropilene, polietilene, ecc.).



Inerbimento
L’inerbimento consiste nel mantenere inerbita, permanentemente o temporaneamente, una fascia o tutta la superficie del terreno. L’inerbimento può essere naturale, seminato, permanente o temporaneo.

I vantaggi dell’inerbimento sono molteplici:
• rappresenta una via per incrementare la sostanza organica, migliorando così la struttura del suolo e la capacità di immagazzinamento idrico;
• riduce la formazione di croste superficiali e favorisce la vita microbiologica;
• protegge il suolo e riduce i fenomeni di erosione;
• aumenta la portanza del terreno;
• aumenta, anche in profondità, la fertilità del suolo e la sua porosità;
• diminuisce la lisciviazione degli elementi nutritivi;
• diminuisce l’incidenza della clorosi ferrica;
• controlla la temperatura del suolo.

Inconvenienti dell’inerbimento:
• competizione nei confronti degli elementi minerali e dell’acqua;
• aumenta il rischio di danni da gelate per irraggiamento;
• favorisce lo sviluppo di roditori e patogeni in genere.

Impianto irriguo a terra
Non avendo la necessità di lavorare il terreno, di conseguenza è possibile posizionare le linee dell’impianto irriguo direttamente sul terreno, utilizzando, in questo caso, idonee manichette gocciolanti con erogatore ogni 60 cm. Eliminando i pali di sostegno dell’impianto irriguo, da una parte ne consegue una riduzione dei costi di impianto e d’altro canto, come è comune consuetudine, si evita di introdurre nel campo materiali riciclati (pali di legno), molto spesso infettati da varie malattie (Armillaria, funghi della carie, ecc.) che possono pregiudicare la vita futura del frutteto.



Baulatura del terreno
La baulatura del terreno è stata una pratica adottata nei terreni pesanti, in cui il ristagno idrico può pregiudicare la vita delle piante, in particolare per gli agrumi. Oggi la pratica viene adottata anche nei frutteti con drupacee, per ottenere anche altri vantaggi. Infatti, il terreno, riscaldandosi maggiormente in conseguenza della minore presenza di acqua, comporta un leggero anticipo di maturazione dei frutti.

Per ogni ulteriore informazione:
ALSIA - Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura
A.A.S.D. PANTANELLO
SS 106 Ionica km 448.2
75010 Metaponto (MT)
Tel: (+39) 0835 745071
Fax: (+39) 0835 74528
Email: [email protected]
Data di pubblicazione: