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Di Domenico Lantieri

Una testimonianza circa la cura delle palme contro il punteruolo rosso

Nel nostro condominio di Roma-Torrino, situato in Via Cina 451, quando si e' manifestata l'infestazione del punteruolo rosso, completamente ignoranti dell'argomento, ci eravamo rivolti ad un agronomo "esperto" della materia, che propose un trattamento a base di feromoni delle palme. I feromoni rappresentano il richiamo sessuale per il coleottero maschio. Un prodotto derivato dai feromoni, immesso in secchielli con dell'acqua appesi al tronco della palma, avrebbe dovuto attirare il coleottero che, invece di penetrare nella pianta, cadendo nel secchio, sarebbe morto annegato.

A questo procedimento veniva associata un'abbondante irrorazione della chioma con una specifica miscela. Questo "protocollo" è quello che viene consigliato (nel 90% dei casi) dagli "esperti" come prevenzione per non fare diffondere l'infestazione. Gli stessi non parlano mai, volutamente, di cura: per loro la cura non esiste. Il risultato dell'applicazione di tale metodo nel nostro condominio, ripetuto due volte, è stato quello di passare, in due mesi, da tre palme infestate a venti.

I secchielli con i feromoni, invece di intrappolare i coleotteri, li attiravano sulle palme; e non si è trovato mai alcun insetto nei secchielli. Successivamente, dopo una ricerca più approfondita tra i veri professionisti del settore, abbiamo adottato il metodo endoterapico, brevetto internazionale dal Dottor Agronomo Nabawy Metwaly, del Cairo, che lo ha introdotto in Italia alcuni anni fa.

Questa terapia può essere utilizzata con successo sia come forma di lotta preventiva riguardo agli attacchi del parassita sia per la cura delle piante infestate. I risultati positivi di cura ottenuti raggiungono il 95-98%. Il metodo endoterapico si attua misurando in via preliminare la temperatura basale della palma (normalmente di 17 gradi); L'eventuale rialzo della temperatura corrisponde al grado di infestazione della palma, e determina la quantità di miscela da iniettare.

Il Metodo Metwaly propone una miscela di prodotti chimici e naturali che viene iniettata nel fusto della pianta a varie altezze, traslocando nel suo sistema vascolare, fino a raggiungere il cuore della palma, uccidendo le larve e le uova deposte. Il metodo prevede anche l'aspersione di prodotti sulla chioma e sulla cima del tronco, concentrata nel punto preferito di attacco, con bassi dosaggi, nel pieno rispetto dell'ambiente. In questo modo si colpiscono anche gli insetti adulti.

La cura colpisce tutte le fasi del coleottero curculionide, dalle uova all'individuo adulto, il cui ciclo dura circa tre mesi, ma non è soggetto a stagionalità. E' facile trovare nelle palme attaccate sia insetti adulti che larve e uova. Allo scopo il metodo abbina diverse modalità di trattamento ed utilizza una miscela di prodotti e di minerali per meglio veicolare i principi attivi e favorire la ripresa della vegetazione. Sono necessari tre trattamenti all'anno per il risanamento di palme infestate e per la prevenzione di piante sane.

La composizione delle miscele impiegate varia da un trattamento all'altro, per prevenire l'effetto della mutazione genetica delle successive generazioni dell'insetto, per rinforzare costituzionalmente la pianta e renderla immune da future infestazioni. Gli insetti che si dovessero insediare dopo il ciclo di trattamenti muoiono cibandosi della polpa della pianta. Nei datteri prodotti dalle palme dell'Arabia Saudita (36 milioni), trattate con il metodo Metwaly non si è riscontrata traccia dei prodotti usati nei trattamenti, con i quali si è raggiunto il notevole traguardo del 98% di salvataggio. Il Metodo Metwaly si sta diffondendo con un buon trend a livello internazionale ed in Italia.

Nel nostro condominio, l'adozione del Metodo Metwaly ha ottenuto l'eliminazione completa dell'infestazione già dopo il primo trattamento: il coleottero, le larve e le uova non esistono più, neanche nelle 20 palme infestate. I successivi trattamenti effettuati sono serviti a rinforzare le palme e ad immunizzarle per il futuro. La regione, dopo un sopralluogo, aveva imposto l'abbattimento di alcune piante, pena salate multe. Abbiamo risposto che le piante sono in cura e che il coleottero è stato eliminato. Non c'è stata alcuna replica. Per loro la cura non esiste.

Per ulteriori info:
Domenico Lantieri
[email protected]
Data di pubblicazione: