
Ieri avevamo pubblicato questa foto, chiedendo lumi ai nostri lettori sulla natura della pianta rappresentata. Ci avete risposto in 22, ma la prima a darci la soluzione corretta del mistero è stata Monica Guizzardi dell'Ufficio Tecnico di Apoconerpo.
L'esemplare in foto è infatti una Maclura pomifera, anche nota come melo da siepi, melo dei cavalli, moro degli osagi e legno d'arco. Un termine familiare con cui è nota negli Stati Uniti, sua zona d'origine, è "cervello di scimmia", poiché il frutto assomiglia proprio a un cervello.
Tra le altre informazioni raccolte, pare che questa pianta fosse diffusa in Agro Pontino (ma anche in pianura veneta), come arbusto per costituire le siepi che delimitavano i poderi della bonifica. Si tratta infatti di un arbusto vigoroso, con spine, perfetto per la realizzazione di siepi invalicabili. Se la siepe non veniva tagliata, la pianta raggiungeva anche 3 metri di altezza!
Il frutto, di grandi dimensioni, non è commestibile.
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