Da Macfrut numerosi stimoli per il rilancio dell'ortofrutta
"La vivacità degli scambi commerciali e dei contatti, le indicazioni emerse dagli incontri e dai convegni – spiega Domenico Scarpellini, Presidente di Macfrut - hanno dimostrato a espositori ed operatori, esperti e produttori che esistono opportunità per affrontare la crisi e contribuire a superarla".
Macfrut si è ancora una volta rivelato un punto di riferimento per l’intera filiera ortofrutticola non soltanto come spazio espositivo e di business ma, soprattutto, appuntamento di incontro e confronto internazionale per l’elaborazione e la definizione degli scenari del settore.
Un'occasione di confronto e di aggregazione
In concomitanza con la manifestazione, si sono esaminate le situazioni europee e mondiali delle maggiori produzioni invernali (mele, pere, kiwi, agrumi - vedi articolo precedente). Inoltre si sono ritrovate a Macfrut le regioni europee produttrici della sponda nord del Mediterraneo (Andalusia, Provenza, Catalogna, Linguadoca, Murcia, Veneto, Trentino, Emilia Romagna, ecc) per sottoscrivere la cosiddetta "Carta di Cesena", un documento programmatico di 10 punti che affronta le problematiche ortofrutticole e che diventa la base su cui confrontarsi con le istituzioni comunitarie e dei singoli Stati (vedi articolo precedente).
Premiare l'innovazione
Il ruolo dell'innovazione di prodotto (si pensi alla frutta da bere, a alle zuppe, ovvero alla IV gamma) e di processo ha trovato adeguato spazio nella rassegna cesenate. A questo proposito è stato lanciato l’ "Oscar Macfrut" per l’innovazione, un riconoscimento che ha premiato alcune proposte di grande valore ed alta tecnologia, connotate da una costante: la tendenza a fare sistema e una forte vocazione per la salvaguardia dell’ambiente e la economicità delle lavorazioni dei servizi (vedi articolo precedente).
Incrementare i consumi, ripartendo dall'educazione alimentare
Macfrut ha posto un forte accento sull’incremento del consumo di ortofrutta, sottolineando l’utilità di investire nella comunicazione per diffondere la conoscenza della funzione preventiva di frutta e verdura contro affezioni cardiovascolari e neoplasie, come sottolineano nutrizionisti ed oncologi. Inoltre è emersa la necessità di coinvolgere i più giovani in un processo di educazione all’alimentazione che da una parte ponga un freno alla tendenza all’obesità e dall’altro formi dei futuri consumatori in grado di alimentarsi correttamente. Si è pure ribadito di proseguire con l’ottima iniziativa "Frutta nelle scuole" (il programma ministeriale ed europeo per incrementare il consumo e l’educazione) per insegnare ai più piccoli che il viver bene inizia a tavola.
All’interno di queste considerazioni e strategie, però, occorre che la filiera si "attrezzi" per ricercare la soddisfazione del consumatore, facendo sì che la qualità sia percepibile e percepita al consumo.
Allargare gli orizzonti
Infine, occorre che l’Italia per prima (che rappresenta il maggior produttore di ortofrutta dell’Europa e al sesto posto nel mondo) e l’Europa si rilancino nei mercati sempre più globalizzati, aprendo nuovi fronti e adottando strategie che aprano realtà interessanti e interessate, ad esempio l’Africa (come si è visto a Macfrut), per la penetrazione del Made in Italy ortofrutticolo. La presenza a Macfrut di molti operatori esteri e della grande distribuzione nazionale ed internazionale, certamente ha aiutato ad avanzare su questo fronte.
"Ho avuto la percezione – conclude Scarpellini - che a Macfrut espositori e operatori abbiano intravisto opportunità reali per un futuro più roseo".
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Sito web: www.macfrut.com