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Di Giambattista Pepi

Il melograno di Masullas (OR) debutta sul mercato

E’ cominciata da pochi giorni la raccolta sistematica dei melograni di Masullas, centro a prevalente economia agricola in provincia di Oristano, che vanta tradizioni secolari nella produzione di questa antichissima pianta fruttifera.

La coltura ha beneficiato di un clima favorevole
"Il tempo è stato particolarmente favorevole sia nella fase dell’allegagione e, successivamente, in quella della formazione e maturazione dei frutti, che si presentano bene, sia dal punto di vista organolettico, sia da quello commerciale" dice Luigi Ghiani, presidente della Pro Loco e dell’Associazione che riunisce i produttori ed è fortemente impegnata nel rilancio della coltura.

Resa media di 50 frutti per pianta
"La resa media è di 50 frutti a pianta, ma è il dato risente fortemente dell’età della pianta, esistendo nel nostro areale esemplari che possono vantare, come gli ulivi, da 25 a 30 anni", aggiunge.

Raccolta
La raccolta è già cominciata. E, secondo tradizione, la selezione dei calibri viene effettuata direttamente durante la raccolta. I frutti spaccati vengono raccolti e destinati alla trasformazione in succhi e liquori; quelli interi vengono raccolti man mano e riposti in un luogo asciutto.

"E’ un tipico frutto di Natale, perché lo ritroviamo nelle tavole durante le festività natalizie e, in non pochi casi, può essere consumato fino a gennaio" dice Ghiani.
 
Areale
Masullas è un piccolo borgo agricolo che sorge nella zona dell’Alta Marmilla in provincia di Oristano. E’ situato a sud del monte Arci, una delle aree più belle incluse nell'omonimo parco regionale. Conta poco più di 1.200 abitanti in gran parte dediti all’agricoltura, grazie al territorio fertile ed al clima mite.

Il frutto per eccellenza è il melograno. Localmente vengono coltivate da tempo memorabile diverse varietà autoctone di melograno. Due tra le più conosciute sono il Dente di cavallo (dolce, nella foto a sinistra) e Abrà (agro-dolce).
 
Origine
Il melograno (Punica granatum L.) è una pianta della famiglia delle Punicaceae, originario di una regione che va dall’Iran alla zona himalayana dell’India settentrionale e presente sin dall’antichità nel Caucaso, e nell’intera zona mediterranea.

Il nome "melograno" deriva dal latino malum ("mela”) e granatum ("con semi"). La stessa origine è riconosciuta anche in altre lingue come in inglese ("Pomegranate") ed in tedesco "Granatapfel" ("mela coi semi").


Un frutto intero e uno aperto

Il frutto
Il frutto (melagrana) è una bacca (detta "Balausta") di consistenza molto robusta, con buccia molto dura e coriacea, ha forma rotonda o leggermente allungata, a volte sub – esagonale, con un diametro che può andare da 5 a 12 centimetri, la dimensione è fortemente condizionata dalla varietà e, soprattutto, dalle condizioni di coltivazione.

Il frutto ha diverse partizioni interne robuste che svolgono funzione di placentazione ai semi, detti arilli (fino a 600 ed oltre per frutto).

In alcune varietà i semi sono circondati da una polpa traslucida colorata dal bianco al rosso rubino, più o meno acidula e, nelle varietà a frutto commestibile dolce e profumata.

Il frutto reca in posizione apicale (opposta al picciolo) una caratteristica robusta corona a quattro cinque pezzi, che sono residui del calice fiorale.

Contatti:
Associazione dei produttori di Masullas  
Presidente dr. Luigi Ghiani
Tel.: (+39) 0783 990170
Cell.: (+39) 328 2063030
E-mail: [email protected]
Data di pubblicazione: